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Partinico, sequestrata azienda vinicola ad un boss mafioso

Sequestrata la «San Domenico Vini» s.r.l. riconducibile ad Ottavio Lo Cricchio, 48 anni, esponente della cosca mafiosa dei Vitale. In amministrazione giudiziaria, invece, la Soc. Coop. Valle dello Jato

PALERMO. Un'azienda vitivinicola di Partinico riconducibile a Ottavio Lo Cricchio, 48 anni, indicato come esponente della cosca mafiosa dei Vitale, è stata sequestrata mentre per un'altra è scattata l'amministrazione giudiziaria. I provvedimenti sono stati eseguiti dalla questura sulla base delle decisioni assunte dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo. Un anno fa a Lo Cricchio erano già stati confiscati beni intestati a lui e alla moglie, per un ammontare complessivo di diversi milioni di euro. Nel 2009 era stato condannato, con sentenza definitiva, a sette anni di reclusione per associazione mafiosa. L'imputato, oltre ad avere stretti rapporti con la «famiglia» Vitale, sarebbe stato anche in contatto con l'allora latitante Giovanni Brusca.  L'azienda sottoposta a sequestro è la «San Domenico Vini» s.r.l., che il figlio diciannovenne di Lo Cricchio, Vito, seppur giovanissimo e senza alcuna risorsa economica, era riuscito a mettere in piedi e che poteva vantare, a poco più di un anno dall'apertura, un volume d'affari superiore al milione e mezzo di euro. L'amministrazione giudiziaria è scattata invece per la Soc. Coop. Valle dello Jato, sempre a Partinico; all'apparenza un'azienda concorrente che secondo gli investigatori avrebbe avuto invece il compito di agevolare la San Domenico Vini. Una circostanza avvalorata dal fatto che le posizioni di vertice dell'azienda erano ricoperte da congiunti o da persone di fiducia di Lo Cricchio.

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