PALERMO. «Sarà il Pride più a sud d'Italia e d'Europa quello che porterà centomila persone a Palermo il prossimo 22 giugno». Così gli organizzatori del coordinamento Palermo Pride hanno presentato nella sala Onu del Teatro Massimo, nel capoluogo siciliano, le iniziative in programma dal 14 al 23 giugno prossimo, organizzate col patrocinio di Regione, Comune, ambasciata Usa, Confindiustria, Coni Sicilia, Lega delle Cooperative, Centro sperimentale di Cinematografia e Dottorato di studi culturali europei. Dal 14 al 23 giugno sarà allestito ai Cantieri culturali il Pride Village.
L'amministrazione comunale ha sostenuto le iniziative stanziando 10 mila euro per il Pride e insieme agli altri sponsor realizzerà una card valida fino a fine anno, che conterrà un pacchetto di offerte e sconti per servizi, musei e trasporti. «Da Palermo, come nel 1980 - ha detto il presidente nazionale di Arcigay, Flavio Romani, ricordando che l'associazione nacque trent'anni fa proprio nel capoluogo siciliano -, riparte una grande ondata di forza civile e laica. Lo stupore per la scelta di questa città per il Pride nazionale è fondato su ignoranza e pregiudizio». Per il sindaco Leoluca Orlando «Palermo è un mosaico fatto da tessere di vario colore, una di queste è l'esigenza di essere diversi per essere uguali, 'to be different to be equal'. Questo è il primo passo per la candidatura della città a capitale della Cultura nel 2019».
Secondo Maria Grazia Cucinotta, una delle testimonial del Pride «l'amore è uguale per tutti e occorre diffonderlo ogni giorno». Alla presentazione sono stati invitati anche i due giovani medici vittime, due giorni fa, di un episodio di omofobia: sono stati insultati dall'impiegata di una banca perchè gay
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