PALERMO. Il complesso monumentale Palazzo Galletti di Santa Marina, in via Celso 21, a Palermo, è stato sequestrato dal nucleo tutela patrimonio artistico della polizia municipale stamani - per ordine del Gip Giovanni Francolini e su richiesta del pm Enrico Bologna - per tutelare la pubblica incolumità: l'immobile è in stato di abbandono. Dai sopralluoghi è emersa la precarietà dei conci superiori, lesionati e in fase di distacco. Il palazzo, nella incuria della proprietà, ha subito alcuni crolli del cornicione e degli intonaci. I balconi risultano pericolanti, alcune basi sono precarie con spaccature varie e di un balcone, ormai privo della base, rimane solo la ringhiera ancorata al muro. Del tutto inadeguata è risultata la messa in sicurezza dell'edificio, con il ponteggio fissato all'immobile i cui tubi di sostegno necessitano di verifica statica per valutare l'assorbimento dei carichi. A seguito del sequestro, l'amministratore del condominio è stato nominato custode giudiziario. Il palazzo, appartenente alla facoltosa famiglia Crespo di provenienza pisana, fu costruito nel XIV secolo sulle antiche mura e dava il nome alla strada che era conosciuta come salita S. Marina. Presenta particolari ripresi dalla tradizione architettonica normanna, mentre la sistemazione della colonna angolare sullo spigolo sud-orientale caratterizza l'architettura siciliana del '300. Il varco utilizzato come portale d'ingresso, si suppone fosse una antica porta aperta nelle mura della città.
Rischio crollo, sequestrato Palazzo Galletti
L'operazione è stata effettuata dai vigili urbani per ordine del Gip Giovanni Francolini e su richiesta del pm Enrico Bologna. Dai sopralluoghi è emersa la precarietà dei conci superiori, lesionati e in fase di distacco. Il palazzo, nella incuria della proprietà, ha subito alcuni crolli del cornicione e degli intonaci
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