
PALERMO. Lo sapevano tutti della sua grande passione, lo aveva scritto a caratteri cubitali anche su Facebook: il suo sogno era quello di diventare un calciatore. Se n’è andato inseguendo un pallone in un campetto di periferia Andrea Parisi, un ragazzo di 17 anni residente in via Costante Girardengo, allo Zen, morto in uno di quei posti dalle mille storie che per una o più volte a settimana si trasformano, per chi ci gioca, in San Siro o nel Renzo Barbera, e nel suo piccolo ognuno è libero di sentirsi un Messi, un Miccoli, un Cristiano Ronaldo.
Andrea con la palla tra i piedi ci sapeva fare, eccome. Coltivava il suo sogno con passione e dedizione, giocava a pallone continuamente. Fino alla tragedia di martedì sera. Assurda, inaspettata, infinitamente triste nella sua dinamica, come solo una morte su un campo di calcetto può essere.
Andrea Parisi si è sentito male mentre era al centro sportivo Karibu in via Lanza di Scalea. Nessun sintomo, nessun campanello di allarme, niente di niente. Un match cinque contro cinque come centinaia se ne giocano ogni giorno. Ad un certo punto, a quanto pare dopo uno scatto, Andrea diventa bianco, inizia a respirare male. Poco dopo, crolla a terra, privo di conoscenza. «Una normale partita tra amici - raccontano i titolari del centro sportivo, ricordando quei drammatici momenti - Una partita di calcetto a cinque che si stava giocando martedì sera alle 23. D'un tratto il giovane si è accasciato, è finito a terra, tra grida e disperazione di tutti». Gli amici che erano con lui si sono subito accorti della gravità della situazione: qualcuno ha tentato di rianimarlo, e sono stati chiamati i soccorsi.
Sul posto sono arrivati gli uomini del 118, ma Andrea Parisi, colpito probabilmente da un infarto fulminante, era praticamente morto. In un ultimo, disperato tentativo, lo sfortunato ragazzo è portato in ambulanza all’ospedale Villa Sofia, ma una volta arrivato i sanitari non hanno potuto far altro che constatare il decesso.
Adesso si attende l'autopsia disposta dalla magistratura per accertare le cause della morte, anche se tutto lascia supporre che a stroncare la vita di Andrea Parisi sia stato un arresto cardiaco. C’è da capire se il ragazzo aveva una malattia congenita, magari a lui sconosciuta. Gli amici, distrutti dal dolore, hanno riempito la bacheca Facebook del giovane con messaggi. «Resterai sempre il più grande - dice uno di loro - adesso andrai a giocare nei campetti di calcio del paradiso».
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