I conti alla fine, ora serve solo continuità
Il Palermo non è più primo, ma non è un problema. I conti si fanno alla fine, e in A direttamente ci vanno in due fra l’altro. In testa s’è isolato il Modena che è una squadra da non sottovalutare, come detto più volte, e che dopo la sosta arriverà al Barbera nel quarto crash test di un ciclo di ferro che il Palermo ha iniziato a Cesena sabato scorso e che proseguirà con il Venezia domani e lo Spezia sabato prossimo. La classifica al momento non può essere un’angoscia, anche perché il Palermo nell’ammucchiata di testa c’è. I valori piano piano usciranno e i primi bilanci si inizieranno a fare fra un mese quando si saranno giocate più partite. Intanto il campionato sta dicendo che c’è grande equilibrio. E che non bisogna fidarsi di nessuno. Il Palermo finora le ha sfangate tutte. A Cesena non ha vinto, ma ancora una volta ha dato prova della sua consistenza. I romagnoli non hanno undici punti (gli stessi dei rosanero) per caso. Mignani ha messo in piedi una squadra interessante, con giocatori anche di qualità (Berti, Ciervo, Blesa) e una difesa arcigna. Al Manuzzi non sarà facile per nessuno, il Palermo per fortuna (visti anche i precedenti) non ci andrà più. Il pareggio di sabato ha ribadito che Inzaghi ha una squadra ricca di risorse e che può trovare il gol in qualunque momento della partita. Dove può migliorare è sulla concretezza. Il Palermo continua a tirare più di tutti in questa Serie B, ma non centra il bersaglio come dovrebbe. Anche per colpa della sfortuna (vedi alla voce legni per Pohjanpalo). Alla lunga potrebbe diventare un problema, ma anche in questo caso riteniamo che sia solo questione di tempo e di casualità. I gol arriveranno come i punti in classifica, perché il Palermo ha molti più giocatori di qualità rispetto alla maggior parte delle contendenti di questa B. Quello che conta adesso è dare continuità a questa striscia iniziale anche nelle prossime due partite che separano i rosanero dal nuovo stop per le Nazionali. Col Venezia sarà una partita ancora più dura di quella di Cesena, perché i lagunari sono fortissimi e Stroppa è il più imprevedibile degli allenatori. Vincere varrebbe doppio.