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L'assalto al pullman del Palermo: non è tifo, ma teppismo

Inaccettabile e ingiustificabile. E, per favore, non si chiamino tifosi qui trenta individui che domenica notte hanno aspettato il pullman con i giocatori del Palermo, al rientro da Cittadella, per fargli la «festa» con bombe carta, pietre e spranghe. Questa gente qui appartiene ad un altro mondo, quello del teppismo e della criminalità. Pronta a menare le mani e a farsi giustizia a modo suo in ogni occasione. Specchio di una società sempre più violenta e incapace di agire con razionalità anche nelle minime azioni quotidiane.

Per questi ceffi non può esserci spazio e tolleranza, nel calcio e anche nella vita di tutti i giorni. Senza se e ma. Perché nemmeno un momento tragico - sportivamente parlando ovviamente - come quello che sta vivendo il Palermo può giustificare un’aggressione vile e premeditata. Senza la prontezza d’animo dell’autista, sarebbe potuta finire malissimo. Il pullman del Palermo ha rischiato di infilarsi in un imbuto (quello che porta al centro sportivo di Torretta dove era diretto) dove sarebbe stato esposto alla mercé di questo gruppetto di teppisti. Per fortuna non ci sono state conseguenze ed è finita solo con tanta paura, ma resta il fatto che quanto accaduto non ha niente a che vedere con il tifo e il calcio, che è spettacolo e passione. E non certo violenza.
Quando la stagione prende una brutta china (come purtroppo sta accadendo a quella del Palermo), la contestazione è capibile. I tifosi, quelli veri, pagano un biglietto e hanno il diritto di manifestare (civilmente) quello che pensano come hanno fatto ultimamente. Ma ciò che è successo domenica notte non va bene per niente. Il Palermo di quest’anno è un obbrobrio, i risultati sono acidi come uno yogurt vecchio di un anno, ma nulla può giustificare un’aggressione come quella che è stata messa in piedi da questo pugno di teppisti. Un’azione che copre di vergogna un’intera tifoseria e tutta la città e da cui dovrebbero dissociarsi anche i gruppi organizzati che ogni domenica animano il Barbera.

E se il Palermo nei prossimi giorni cambierà strada a livello tecnico (Dionisi e il ds De Sanctis sono appesi ad un filo), questo drappello di teppisti non dovrà appuntarsi medaglie sul petto, perché non sarà stata la loro azione a convincere Manchester. Gli eventuali esoneri arriveranno perché mancano i risultati e per provare a raddrizzare una stagione che rischia di finire malissimo.

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