PALERMO. E’ stato condannato a 20 anni Francesco Lo Monaco, accusato di aver ucciso Vincenzo Barbagallo e tentato di uccidere il figlio di Vincenzo, Domenico Barbagallo, accusato a sua volta di aver cercato di ammazzare Lo Monaco. Domenico Barbagallo è stato condannato a 10 anni e 8 mesi. Il processo si è svolto con il rito abbreviato davanti al gup Maria Cristina Sala. Per Lo Monaco è stata esclusa l’aggravante dei futili motivi.
Il delitto è scaturito da una lite tra vicini in uno stabile di largo Pozzillo, nella zona di Borgo Nuovo, nel giugno del 2016. Secondo quanto sostenuto dalla Procura, la lite culminata con l'uccisione di Barbagallo si è articolata in due fasi. Nella prima, Domenico Barbagallo aveva esploso diversi colpi d’arma da fuoco contro Lo Monaco senza però ferirlo, colpendo il portone. Lo Monaco, sfuggito all’agguato, si è allontanato per tornare armato di pistola e regolare i conti. Da qui la seconda sparatoria. I proiettili hanno colpito Vincenzo Barbagallo, uccidendolo, e ferito il figlio Domenico. Non concorda con questa ricostruzione l’avvocato di parte civile, Cinzia Pecoraro, che assiste la moglie, la sorella, la madre e il figlio di Domenico Barbagallo.
L’avvocato sostiene infatti che il primo a sparare sarebbe stato Lo Monaco, difeso da Maria Teresa Nascè. “Questo processo non doveva essere trattato con il rito immediato – dicono Pecoraro e l’avvocato di Domenico Barbagallo, Ivana Rigoli – Abbiamo portato tantissime prove che dimostrano che Barbagallo non ha colpito nessuno e non ha sparato per primo, mentre Lo Monaco ha sparato da 60 centimetri, come dicono i nostri consulenti. Ricorreremo in appello”.
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