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Palermo, "regia" unica per la droga: pusher coi turni per lo spaccio. Allo Zen 24 arresti - Nomi e foto

PALERMO. I carabinieri della Compagnia di Palermo San Lorenzo hanno eseguito 24 ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal gip su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti dei componenti di un'associazione criminale di trafficanti e spacciatori di droga. La banda operava nel quartiere Zen 2 di Palermo.

In carcere sono finiti Elena Billeci, 40 anni; Massimiliano Zarcone, 43 anni; Gabriele Mazza, 24 anni; Gianluca Gennaro, 25 anni; Alessandro Teresi, 22 anni; Antonino Zarcone, 25 anni; Alessandro Favarotta, 28 anni; Salvatore Catanzaro, 37 anni; Nunzio Brancato, 51 anni; Salvatore Lombardo, 23 anni; Antonino Mazza, 42 anni; Benedetto Moceo, 48 anni; Paolo Puleo, 24 anni; Salvatore Bonura, 36 anni; Benedetto D'Amico, 26 anni; Francesco Paolo D'Amico 25 anni; Davide Ficarrotta, 25 anni; Salvatore Rappa, 36 anni; Francesco Cataldo, 32 anni.

Ai domiciliari Calogero Chianello, 36 anni; Roberto Di Cara, 26 anni; Ignazio Ferrante, 31 anni; Marcello Di Maria, 25 anni e Filippo Rizzuto, 19 anni.

Il blitz, denominato "Teseo", nasce dalle indagini coordinate dal procuratore Francesco Lo Voi, dall'aggiunto Teresa Principato e dai pm Siro De Flammineis, Annamaria Picozzi, Bruno Brucoli e Silvia Benetti. L'inchiesta ha fatto emergere come una regia comune guidasse l'operato dei singoli pusher che avevano veri e propri turni di lavoro: mattina, pomeriggio, sera e notte.

Ad ogni cambio turno, seguiva un "passaggio di consegne" - con il conteggio e l'eventuale ripartizione delle dosi avanzate e del denaro ricavato - tra gli spacciatori. Tutto era documentato in libri contabili tenuti da una donna. A vigilare sulla banda erano le vedette che, durante i rispettivi "turni", verificavano, anche con l'uso di un binocolo, la presenza di forze dell'ordine o di eventuali telecamere. Ma il gruppo criminale è stato intercettato anche grazie alle cimici nell'auto del capo banda.

E' la prima volta che i magistrati contestano l'associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga nel quartiere.

 

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