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Palermo, Foschi in cerca di un miracolo per gli stipendi: la penalizzazione di 4 punti sembra inevitabile

Un altro striscione al Renzo Barbera

Sono ore decisive per il futuro imminente del Palermo Calcio. Una corsa contro il tempo per evitare la penalizzazione con Rino Foschi che le sta davvero tentando tutte per cercare di salvare il Palermo dalla penalizzazione in classifica. Ma dopo la rottura con Mirri, le possibilità di pagare gli stipendi entro giorno 18 si sono affievolite e in queste ore Foschi sta cercando delle soluzioni alternative. Ma il tempo stringe e di novità al momento non ce ne sono, anche perché l’attuale presidente del club rosanero non rilascia dichiarazioni e non lascia trapelare nulla. Nel nuovo incontro che c’è stato con la famiglia Mirri non si è trovato nessun accordo e a questo punto la rottura sembra insanabile.

La nuova società condotta dal presidente Rino Foschi e da Daniela De Angeli, che ha rilevato le quote dagli inglesi, non ha ritenuto appropriata la proposta di Dario Mirri che era pronto a versare 2,8 milioni di euro in cambio dell’esclusiva sull’attività di comunicazione di marketing per i prossimi 5 anni con un’opzione per altri quattro. Questi soldi, insieme ai 600 mila euro della mutualità versata dalla Lega di B, avrebbero consentito di adempiere alle scadenze entro lunedì.

Un categorico “no” ad una proposta che Foschi ha ritenuto poco edificante anche per la cordata interessata a rilevare il club rosanero.

Foschi - contattato da gds.it - non ha voluto parlare e si è limitato a dire: “Sono in riunione, fatemi lavorare”. Insomma lunedì decisivo, dentro o fuori. Il Palermo rischia ma Foschi sta davvero facendo di tutto per evitare il -4.

Intanto il procuratore palermitano Beppe Accardi, molto vicino all’ambiente rosanero, rivela che sul club ci sarebbe una cordata molto rilevante e importante: “Nel calcio sta cambiando tanto – dice Accardi – le forze politiche devono mettere nelle condizioni adeguate chiunque venga a comprare il Palermo. So per certo che qualche gruppo importante è pronto a rilevare i debiti del Palermo”.

"Dopo anni di clamorosi annunci ed altrettanto clamorosi abbandoni e fughe di veri e presunti investitori locali, nazionali ed internazionali si fa sempre più necessario un intervento delle massime autorità del calcio, che so già attente rispetto alle vicende del Palermo". A lanciare l’ennesimo grido d’allarme sulle vicende societarie del club rosanero è il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. "A suscitare ancora più preoccupazione è il fatto che mentre la squadra continua a giocare un campionato di ottimo livello, senza aver perso il sostegno dei tifosi tornati numerosi al 'Barberà, le vicende societarie rischiano di vanificare anche i risultati sportivi - continua Orlando - Perchè non si ripeta il disastro del 1986, confermo il massimo sostegno e la massima disponibilità da parte mia e della città di Palermo in piena sintonia e secondo le indicazioni dei vertici degli organismi sportivi".

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