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Infiltrazioni mafiose: sottoscritta intesa tra Prefettura, Comune di Palermo e Partecipate

Un protocollo d'intesa contro le infiltrazioni mafiose è stato sottoscritto oggi tra la Prefettura ed il Comune di Palermo e tra la Prefettura e le Aziende partecipate dallo stesso Comune AMAP, RAP, AMG ed AMAT.

Già nei mesi precedenti, la Prefettura aveva sottoscritto con il comune di Palermo un protocollo di collaborazione con uno specifico focus dedicato al tema dell’urbanistica e delle attività concessorie ed autorizzatorie che comportano una trasformazione del territorio a titolo speculativo, con l'obiettivo di rafforzare i controlli per contrastare eventuali tentativi della mafia ad investire i propri profitti illeciti nella realizzazione di attività ricettive – alberghiere, in complessi residenziali e in grandi attività commerciali.

Il protocollo sottoscritto oggi riguarda in modo particolare il mondo degli appalti, dei lavori pubblici, delle forniture e dei relativi sub contratti di filiera.

Un più approfondito controllo riguarderà gli appalti di importo superiore a 20 mila euro, ed a tal fine è stata prevista la realizzazione di una apposita banca da parte del Comune di Palermo e da parte delle singole Partecipate firmatarie dell’accordo, per meglio monitorare attraverso il trattamento informatico dei dati relativi ai rapporti contrattuali, alle ditte aggiudicatarie ed a quelle di filiera e per conoscere in tempo reale anche eventuali trasformazioni degli organi sociali e di amministrazione.

“Le informazioni interdittive del Prefetto sono la frontiera più avanzata e preventiva della tutela di valori costituzionali rilevantissimi”, ha sottolineato in Prefettura il Presidente della III Sezione del Consiglio di Stato, Franco Frattini, intervenuto il 3 dicembre al seminario di studi sulla documentazione antimafia.

"Occorre tenere conto che la minaccia dell’infiltrazione mafiosa nell’economia è asimmetrica - fa sapere con una nota la Prefettura - perché espressione di un fenomeno contaminante mutevole e l’interdittiva del Prefetto consente di interpretare e leggere con carattere di immediatezza il vario manifestarsi nel tempo di siffatta potenzialità contaminante".

"Per questo - continua la nota - il sistema della documentazione antimafia si è rivelato uno straordinario strumento di prevenzione amministrativa, volto a garantire i pubblici appalti di lavori e forniture, i commerci, le concessioni di beni demaniali e le erogazioni di danaro pubblico dagli appetiti della mafia, e non solo in ambiti territoriali di origine del fenomeno mafioso, sia esso cosa nostra, ‘ndrangheta, camorra, ma anche in regioni un tempo immuni, o ritenute tali, da presenze della malavita organizzata mafiosa".

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