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Una corona di fiori per il clochard ucciso a Palermo: domani l'autopsia, telecamere dei negozi sotto analisi

"Ciao Aldo, amico di tutti": così lo ricorda chi lo conosceva. Aveva tanti amici, fra volontari e residenti

Sarà effettuata domani l'autopsia di Aid Abdellah, nel reparto di Medicina legale del Policlinico. L'uomo, il clochard di origini francesi di 56 anni, è stato trovato agonizzante ieri mattina sotto i portici di piazzale Ungheria a Palermo. A causare la morte una profonda ferita alla testa.

I carabinieri stanno acquisendo le immagini delle telecamere di videosorveglianza dei negozi di tutta la zona per cercare di conoscere i dettagli su quello che appare un omicidio, visto che è su questa ipotesi di reato che indaga la procura. L'uomo, Aid Abdellah, meglio noto come Aldo, è un pittore francese conosciuto da tanti in città perché girava sempre con il suo gatto Helios al guinzaglio.

Oggi una delegazione del sindacato degli inquilini e assegnatari di casa Sunia ha deposto una corona di fiori sul luogo in cui è morto Aid Abdellah. È stata anche organizzata una conferenza stampa sotto i portici di piazzale Ungheria, "per denunciare l'assenza di adeguati interventi pubblici".

“E' l'ottavo concittadino senza tetto che muore nella nostra città. Il Sunia Palermo – dichiarano il segretario Zaher Darwish e il presidente del comitato direttivo Nino Rocca - esprime dolore per questa nuova morte. Riteniamo che questo nuovo episodio debba richiamare ancora di più l'attenzione affinché l'amministrazione comunale intervenga con soluzioni capaci di evitare alla cittadinanza  altre perdite di vite umane, altre vittime senza un tetto che possano trovare la morte per povertà, freddo e violenza  in  mezzo alla strada”.

Alla conferenza stampa partecipa il segretario provinciale Cgil Calogero Guzzetta. Il Sunia chiede che la legalità vada di pari passo con la garanzia dei  diritti civili. “A Palermo – aggiungono Darwish e Rocca -  da una parte si proclama il rispetto del diritto alla casa e al tempo stesso si condanna come abusivo chi occupa un edificio pubblico abbandonato da anni. Aumentano così le persone senza casa, costrette a vivere per strada, a cui viene negato il diritto a poter vivere in un luogo sicuro e che, come se non bastasse, vengono persino condannate se infrangono la legge rimuovendo i muri che impediscono loro di trovare riparo in dimore di fortuna”.

Intanto da ieri mattina è scattata la gara di solidarietà per il gatto Helios. Il gruppo Facebook "Pelosi nel cuore" ha dato la notizia che un persona ha deciso di adottarlo dopo aver letto il volantino affisso da chi conosceva Aldo: "Il mio papà Aldo, quel simpatico clochard che stava sempre qui vicino con me è morto stanotte. Io ero la sua ombra e lui la mia ed ora sono rimasto da solo. Ho bisogno di una famiglia che mi voglia adottare".

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