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Palermo, ucciso da moglie e figli: 20 le coltellate, si indaga sulle liti in famiglia

Venti coltellate in casa, durante la notte. Così è morto Pietro Ferrera, ucciso dai colpi inferti dalla moglie Salvatrice Spataro e dai figli Mario di 20 anni e Vittorio di 21. Il corpo dell'uomo che gestiva un bar in piazza del Carmine, nel quartiere palermitano di Ballarò, insieme ai figli, è stato portato nella camera mortuaria dell'ospedale Civico in attesa dell'autopsia.

Per ucciderlo la moglie e i figli hanno utilizzato tre coltelli, uno da cucina e altri due utilizzati dai macellai. Gli uomini della squadra mobile stanno proseguendo le indagini per cercare di comprendere cosa abbiamo spinto i familiari a colpire l'uomo con tanta ferocia.

Il delitto si è consumato in un'abitazione di via Falsomiele. Subito dopo Salvatrice Spataro ha telefonato al 118, praticamente confessando quello che aveva appena fatto. "Venite subito... ho colpito con diverse coltellate mio marito mentre dormiva, accanto a me c'è mio figlio, è tutto insanguinato...", ha detto, nascondendo in un primo momento di aver commesso quell'efferato omicidio insieme ai due figli maggiori.

I sanitari, una volta arrivati, non hanno potuto far altro che constatare la morte dell'uomo. Fermata la donna in un primo momento, in tarda mattina è toccata la stessa sorte anche a due dei 4 figli, Vittorio di 21 anni e Mario di 20. Tutti hanno confessato l'omicidio.

Prima ha agito la donna, con un coltello da cucina, come ha spiegato questa mattina il capo della squadra mobile Rodolfo Ruperti, poi è stata la volta dei figli che hanno invece utilizzato lame da macellai, visto che in passato la vittima aveva gestito anche una macelleria.

All'origine del gesto, come è emerso dalle parole degli arrestati, le violenze che avrebbero subito dalla vittima. In particolare i tre avrebbero raccontato al pm Gianluca De Leo e agli investigatori che Pietro Ferrera la scorsa notte avrebbe provato ad avere un rapporto sessuale con la moglie, che, esasperata dalle richieste, quando l'uomo si è girato di spalle, a letto, l'ha colpito con un coltello da cucina. Dopo il primo colpo, l'uomo avrebbe cercato di aggredire la moglie e a questo punto sarebbero intervenuti i figli che gli hanno inferto altri colpi fino a ucciderlo. Gli arrestati hanno parlato anche di continui soprusi subiti negli anni dalla famiglia. Della famiglia fanno parte anche altri due ragazzi, più piccoli, che nella notte tra venerdì e sabato non erano in casa perché ospiti da parenti.

Di Pietro Ferrera, però, non c'è traccia nel casellario giudiziario: nessuno l'ha mai denunciato, nessuno è mai andato al pronto soccorso dicendo d'essere stato picchiato da Ferrera; né i familiari né altri. La polizia insiste molto su questo aspetto e parla di "follia omicida", ricordando che solo ieri uno dei due figli maggiorenni della vittima aveva incontrato un poliziotto, annunciandogli che la madre aveva intenzione di sporgere formale denuncia contro il marito, a causa dei suoi comportamenti violenti. Preso l'appuntamento, la donna si sarebbe dovuta recare in Questura oggi, dove, però, è arrivata in manette.

 

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