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Madre e figlia investite a Palermo, un testimone: "È stato terribile, potevano esserci altre vittime"

Il luogo in cui le due donne, Annamaria La Mantia e la figlia Angela Merenda, sono state travolte da un pirata della strada

«Il numero delle vittime poteva essere più alto. Diverse persone sono riuscite ad evitare di essere investite dall’auto che procedeva a forte velocità. È stato davvero terribile». A parlare è Giovanni Orlando pastore della Chiesa Evangelica Cristina «Dio con Noi», in via Fichidindia a poca distanza dal luogo in cui due donne sono state travolte e uccise la scorsa notte da un pirata della strada.

«Un gruppo di persone stava attraversando la strada - racconta Giovanni Orlando - Io ero dentro che stavo sistemando la chiesa dopo lo studio biblico fatto insieme ai fratelli e alle sorelle. Sono stato chiamato d’urgenza. La scena che si è presentata è stata straziante. L’impatto è stato in un punto i corpi delle donne erano a quindici metri. Annamaria La Mantia era invalida e camminava con il bastone. La figlia la sorreggeva. Per questo sono state colpite. L’auto le ha prese in pieno. La nostra comunità ha perso due donne eccezionali che amavano Dio e la loro famiglia. Due donne sempre sorridenti che aiutavano tutti. Un vero dramma».

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