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Bimbo morto di meningite a Palermo, la rabbia dei parenti: si poteva salvare

PALERMO. Negli occhi e nella voce di Vittoria, la nonna del bambino di 14 mesi morto a causa di una sepsi meningococcica fulminante, una meningite che non lascia scampo, mercoledì all'ospedale dei Bambini di Palermo, non c'è solo l'infinito dolore per la perdita "del suo angelo", ma anche rabbia e determinazione per scoprire la verità: "Vogliamo sapere cos'è successo, perchè mio nipote si poteva salvare, poteva essere qui con noi ancora a giocare".

Proprio per questo, la famiglia annuncia che farà un esposto alla procura sul perché sia stato prima visitato e dimesso al “Buccheri La Ferla”, dove sarebbe stato curato per un trauma cranico e per la febbre, e dopo all’ospedale dei Bambini.

“Per ora dobbiamo goderci mio nipote finchè possiamo stare con lui - dice Vittoria -. Dopo presenteremo sicuramente una denuncia. Martedì il bimbo stava bene, era vispo e vivace come al solito. Mentre camminava è caduto, battendo la testa per terra. Erano le 9 circa. Lo abbiamo portato al Buccheri La Ferla, dove lo hanno visitato ma senza fare esami, senza fare una Tac, senza vedere se il trauma aveva avuto conseguenze. Hanno visto che aveva la febbre, gli hanno dato una tachipirina e ci hanno mandato a casa. Erano le 14”.  Un articolo  a firma di Luigi Ansaloni sul Giornale di Sicilia in edicola oggi. 

 

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