PALERMO. Il pm Claudio Camilleri ha chiesto condanne a pene tra i sei e i venti anni per 14 persone accusate, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e falso. Secondo l'accusa, l'organizzazione criminale per fare arrivare in Italia i migranti, non usava solo i viaggi con i barconi, ma inscenava finti matrimoni per ottenere i ricongiungimenti familiari. Il tutto in cambio di soldi.
Nel corso dell'indagine, partita dalle rivelazioni del primo pentito appartenuto a un'associazione criminale del genere, Wehabrebi Atta, sono stati sequestrati circa 800 mila euro. I finti matrimoni venivano inscenati grazie alla complicità di cittadini extracomunitari compiacenti, alcuni già in Italia con regolare permesso di soggiorno, e permettevano ai trafficanti di uomini di fare arrivare i migranti dal centro Africa fino al Nord Europa.
Sono stati chiesti 20 anni per Sebsibie Tadele, 14 per Tesfay Shimuie, 8 anni per Nuredin Atta Wehabrebi, 6 per Ehite Yirga Akibo, 20 per Solomon Gebremichael Araya, 14 per Gebreegziaber Furtuna Gebremeskel, 8 per Mekdes Ketema, 8 per per Asmeret Weldekidan, 8 per Lemlen Zemikal, 10 per Nobiyou Aklilu, 8 anni per Danal Netin, 14 anni per Yared Afwerke, 8 anni per Yemane Berhe.
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