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Traffico di droga nelle Madonie, arrestata la mente: foto dell'operazione

La genesi dell’indagine denominata “ Alibabà” coincide con gli ultimi mesi dell’anno 2013 con controlli sul territorio Madonita svolti dai carabinieri della compagnia di Petralia Sottana

PALERMO. E’ stata arrestata dai carabinieri la mente di un gruppo di cinque persone per traffico illecito di sostanze stupefacenti nel circondario Madonita, con l’aggravante di aver ceduto la droga anche a minorenni. A finire in manette Ignazio Francesco Alù, di 44 anni, mentre per altre cinque persone residenti tra Petralia e Alimena l’autorità giudiziaria ha stabilito l’obbligo di dimora.

Le attività d’indagine sono iniziate nel 2013  e hanno consentito di recuperare complessivamente 125 grammi circa di cocaina pari a più di 600 dosi, segnalare tre giovani assuntori alla prefettura di Palermo, sequestrare 12.000 di euro in contanti. I carabinieri hanno accertato che alcuni degli indagati, che hanno avuto tra le mani somme provento di attività illecite,  hanno commesso operazioni di riciclaggio di denaro sporco.
I militari hanno anche perquisito l’abitazione di volta nell’abitazione di Alù e hanno recuperato e sequestrato recuperare e sequestrare 4.700 di euro in contanti, provento del traffico di stupefacenti.

La genesi dell’indagine denominata “ Alibabà” coincide con gli ultimi mesi dell’anno 2013 con  controlli sul territorio Madonita svolti dai carabinieri della compagnia di Petralia Sottana, che ha registrato numerosi episodi di spaccio, anche a minorenni. L’attività investigativa ha coinvolto i militari delle stazioni di Alimena, Castellana Sicula, Bompietro, Petralia Sottana e Petralia Soprana. Le persone colpite dai provvedimenti odierni, operative sin dal 2013, erano riuscite nel tempo a sviluppare un rilevante volume d’affari, gestendo i propri traffici in condizione di autonomia, con canali di approvvigionamento di stupefacente anche sulla piazza di Palermo, Catania e Caltanissetta.

Al termine delle attività, Alu’ Ignazio Francesco e stato portato nel carcere di Termini Imerese  Cavallacci.

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