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Palermo, migliorano le condizioni del ragazzo del Gambia ferito in via Maqueda

PALERMO. Sarebbero migliorate condizioni di Yusupha Susso, il ventunenne gambiano ferito da un colpo di pistola sabato pomeriggio in via Maqueda. Il giovane, colpito alla testa dal proiettile, è ricoverato nella seconda rianimazione all'ospedale Civico. Il giovane si trova in coma farmacologico, la prognosi è riservata. Intanto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha dato disposizione all'Avvocatura Comunale per la costituzione di parte civile nel procedimento che vedrà imputati alcuni giovani palermitani accusati che hanno aggredito e tentato di uccidere, Susso.  Gli autori dell'aggressione sono già stati individuati dalle Forze dell'Ordine.

Il sindaco ha rassegnato all'Avvocato capo la gravità dei fatti, anche in considerazione del possibile sfondo razzista e delle modalità di svolgimento dell'aggressione.  "La nostra città e la sua Amministrazione - ha detto Orlando - non tollerano e mai tollereranno atti di violenza da parte di chiunque a danno di chiunque e ancor di più quanto questi hanno uno sfondo razzista e mafioso. Siamo e saremo a fianco di tutti coloro che non abbassano la testa di fronte alla violenza e alla cultura del branco, così come siamo a fianco delle Forze dell'ordine."

"Non avremo paura e non vivremo nella paura" ha scritto oggi sui social network Adham Darawsha, presidente della Consulta delle Culture. "Noi, italiani e immigrati, siamo accomunati da un destino e da un senso di appartenenza che ci lega fortemente a Ballarò e a Palermo - ha aggiunto Darawsha -. Il continuo volere di alcuni gruppi criminali, mafiosi o no, stabilire un'egemonia dentro il mercato Ballarò e dentro la città, ci vedrà tutti uniti per sconfiggere la loro malvagità. La convivenza a Palermo e nel quartiere di Ballarò è stata per anni un bene comune che noi tutti abbiamo l'obbligo e il dovere di conservare. A Ballarò c'è solo una parte, donne e uomini di qualsiasi nazionalità o provenienza che vogliono convivere in pace e in sicurezza. Ed è proprio per le loro e per la loro convivenza civile che tutte le istituzioni devono impegnarsi! Palermo e un bene comune. E abbiamo tutti l'obbligo e il dovere proteggerla".

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