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Palermo-Frosinone, sabato da brivido al Barbera: per Ballardini è già ultima spiaggia

PALERMO. Se anche una partita in casa contro il Frosinone, che è la squadra di serie A che in trasferta ha fatto peggio, (un solo punto) fa paura vuol dire che siamo messi proprio male. Senza nulla togliere alla formazione di Stellone, che giusto quel punto l'ha preso sul campo della Juve, è un chiaro segno dei tempi. Tempi duri, tanto più se, come si sussurra, in caso di mancata vittoria Zamparini cambierà ancora allenatore. Si ripete la storia di tre anni fa. Posto che cambiare è sempre una sconfitta e che anche l'esonero di Iachini ha avuto poco senso, Ballardini difficilmente avrebbe potuto fare di più in queste tre partite contro squadre ben più forti. Il suo unico errore è stato la gestione della gara di Coppa Italia. Ma comunque, poiché a Palermo l'importante è anzitutto agitarsi senza prospettiva, il buon Beppe ha già fatto la valigia e riposto l'aratro, pronto come Cincinnato a riprendere la guida delle sue falangi.

La tensione, il clima da ultima spiaggia per Ballardini e la protesta degli ultras possono fare il gioco dei ciociari, che hanno ben poco da perdere. Per loro la serie A è un miracolo, comunque vada Stellone e il suo gruppo passeranno alla storia. Ovviamente nessuno nel Frosinone pensa di cambiare tecnico se oggi le cose dovessero andare male, eppure non siamo certi che l'organico del Palermo sia migliore di quello dei laziali. L'auspicio è che i fans rosa, pur delusi, facciano sentire il proprio appoggio, i veri amici si vedono nel momento del bisogno.

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