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Scelte tattiche, singoli e poca cattiveria: i «nodi» di Ballardini

PALERMO. Tre giorni per preparare la delicatissima sfida salvezza col Frosinone e tanti problemi da risolvere. Impossibile pensare che si possano superare tutti in così poco tempo, ma Davide Ballardini dovrà fare gli straordinari da qui a sabato per mostrare miglioramenti e salvare la panchina.
Nel Palermo sceso in campo a Bergamo con l'Atalanta ha funzionato poco e niente. La disposizione tattica e gli interpreti non hanno convinto e le scelte in corso d'opera dell'allenatore hanno lasciato più di un dubbio. Non solo tattica, però. Dopo una settimana di bufera (eliminazione dalla Coppa Italia e il caso epurati) a preoccupare dopo la gara con l'Atalanta adesso è anche la tenuta nervosa. Con l'Atalanta la squadra si è sbriciolata dopo il vantaggio di Denis. E con la squadra anche una delle poche certezze fin qui acquisite da Ballardini. Il tecnico, infatti, ha sempre messo in evidenza l' atteggiamento mostrato dal Palermo nelle gare con Lazio e Juventus, dicendosi soddisfatto. Il teorema a Bergamo è caduto. Nei confronti post Atalanta tra Zamparini e la dirigenza, inoltre, è venuta fuori una conclusione: la squadra al momento è molle. Poca convinzione nell'affondare e mancanza di cattiveria nel contrastare l'avversario in difesa. Al di là di tutte le argomentazioni tattiche, col Frosinone è necessaria una netta inversione di ten denza nell'approccio, altrimenti saranno guai.

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