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Anello ferroviario, lavori fermi in via Amari
Arcuri: «Pronti a rescindere il contratto»

A rilento anche gli interventi per il passante, il sindaco scrive al ministro Lupi. E il suo vice segnala i ritardi della «Tecnis» a Rfi

PALERMO. Il Comune batte i pugni ben tre volte per provare a dare una scossa ai cantieri che ormai da mesi rendono difficile la vita di residenti, commercianti e automobilisti. Una lettera del sindaco Leoluca Orlando al ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi per segnalare a Roma i lavori fermi nella tratta A del passante ferroviario.

Poi una nota di contestazione del vice sindaco, nonché assessore ai Lavori pubblici, Emilio Arcuri, a Rfi, sulle trincee in via Emerico Amari, per «i ritardi accumulati dalla società Tecnis spa, appaltatrice dei lavori di chiusura dell’anello ferroviario». Ed infine l’ultimatum, sempre alla Tecnis, per riorganizzare entro 15 giorni le opere per convogliare i reflui al depuratore di Acqua dei Corsari, quello per il quale è stato istituito un mese fa il senso unico in via Cavour e si è scavato in via Roma.

 

«I lavori - spiega Arcuri - sono in netto ritardo. O l’azienda presenta un piano per ottemperare agli obblighi contrattuali o ci sarà la rescissione del contratto». La linea dell’amministrazione, comunque, è chiara. Mettere alle strette le aziende, che hanno perso di vista la tabella di marcia, per provare ad accelerare i lavori che stanno cambiando il volto della città.

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