Sciopero stamane dei Cobas a Palermo. In piazza i lavoratori dipendenti sia pubblici che privati, per protestare “contro le politiche del governo Renzi e dell’Unione europea, il cosiddetto Jobs Act, l’abolizione dell’art.18, il blocco dei contratti, la legge di stabilità, il piano scuola, le privatizzazioni”.
Lo sciopero sta coinvolgendo in queste ore pure il settore dei trasporti: fermi infatti treni, aerei e autobus. All’Amat, lo stop dei mezzi previsto dalle 8,30 alle 17,30 e dalle 20,30 fino alla fine del turno, con il rispetto delle fasce di garanzia. I lavoratori di uffici, officine, segnaletica stradale, rimozione auto e ausiliari del traffico stanno scioperando invece per tutta la giornata.
All’Ast il personale del movimento è fermo fino alle 13; gli addetti agli impianti fissi e gli amministrativi le ultime 4 ore dei rispettivi turni. In Sicilia tra le vertenze più “calde” c’è proprio quella dell’Ast, azienda partecipata della Regione che si occupa del trasporto extraurbano. Sit-in davanti alla sede centrale di Palermo in via Ugo La Malfa, indetto da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal, Ugl e Cobas. “Dopo anni di tagli e politiche che hanno depotenziato l’Ast – dicono Antonino La Barbera, Carlo Cataldi e Giuseppe Rizzo, componenti della segreteria regionale dei Cobas settore Trasporti – serve un segnale di discontinuità. Cominciando ad esempio con un’erogazione regolare degli stipendi, ogni mese puntualmente in ritardo; per poi passare al rinnovamento del parco mezzi e al nuovo contratto di servizio. Auspichiamo che nella legge di stabilità il governo Crocetta inserisca lo stanziamento di 28 milioni di euro, anziché i 19 milioni annunciati, per il rilancio dell’azienda”. Servizio a cura di Sabrina Raccuglia
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