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Prostituta a 16 anni: tra i clienti anche 4 insegnanti

La ragazza, che frequentava l'istituto alberghiero Piazza, tra il 2006 e il 2007, sarebbe istigata da due compagni che le procuravano gli appuntamenti

PALERMO. Un’alunna sedicenne convinta a prostituirsi. Due ex compagni di istituto che avrebbero gestito gli appuntamenti, trovato i luoghi dove consentire il sesso a pagamento, incassato le somme pattuite. È una storia drammatica quella al vaglio di polizia e procura, che con il supporto degli psicologi stanno cercando di verificare il racconto della ragazza e trovare i riscontri alle sue parole. Tutto inizia, secondo quanto la studentessa ha detto tra le lacrime alle assistenti sociali che seguivano il caso della sua famiglia, tra il 2006 e il 2007.
La sedicenne, con i compagni, frequentava l’istituto alberghiero «Piazza» di corso dei Mille. È lì, tra i banchi di scuola, che la ragazza è stata convinta a prostituirsi: era in un momento difficile, era stata iscritta al «Piazza» proprio per avere un supporto psicologico che le consentisse di costruirsi un futuro malgrado vivesse in una famiglia disagiata. I suoi compagni di scuola le hanno procurato i primi clienti e gli appuntamenti di sesso a pagamento, che avvenivano quasi sempre dentro le auto dei clienti posteggiate nei viali del parco della Favorita, dove la ragazzina arrivava in moto.
La ragazza, oggi ventenne, ha raccontato alle assistenti sociali che non sa quanto fruttasse ai suoi compagni la sua prestazione, dato che i soldi li incassavano loro. Lei, per ogni rapporto sessuale, riceveva dai 5 ai 10 euro. Tra i clienti della studentessa, che a volte si prostituiva in un albergo del centro, ci sarebbe stato anche qualche suo professore: la ragazza ha detto di averne riconosciuto almeno quattro durante i rapporti.
Le indagini, condotte dalla sezione reati sessuali contro i minori della Squadra mobile, hanno portato all’apertura di due fascicoli giudiziari uno alla procura per i minori e l’altro alla procura ordinaria e assegnato al sostituto procuratore Alessia Sinatra. Al momento non risultano esserci indagati. «Non ho ricevuto alcuna comunicazione dalla polizia. Ho chiamato la questura e loro stessi non sapevano come questa notizia potesse essere venuta fuori» ha detto il preside Rosolino Aricò, alla guida della scuola da circa due anni. «Il fatto è che la scuola è stata gravemente danneggiata senza alcun motivo, per fatti che sono successi fuori. Sono molto amareggiato».

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