Si scaldano i motori della Targa Florio classica per il suo tanto atteso ritorno in Sicilia dal 13 al 16 ottobre. Un centinaio le auto storiche che sfrecceranno per le strade siciliane a cui si aggiungeranno 60 esemplari esclusivi del Ferrari tribute to Targa Florio, che saranno esposte all’interno della cittadella universitaria di viale delle Scienze, nel piazzale del dipartimento di Ingegneria. Ad arricchire il menù si inserisce anche l’agonismo: la classifica assoluta, infatti, sarà decisa proprio dalla tappa siciliana e quindi occhi puntati su Gianmario Fontanella e Annamaria Covelli a bordo della Lancia Aprilia del 1939, Alberto Aliverti e Stefano valente a bordo del Bmw rodaste del '37 e freschi vincitori del Gran Premio Nuvolari e i siciliani Giovanni Moceri e Valeria Dicembre alla guida della Lancia Ardea del 1941. Partenza fissata per la mattina 14 ottobre (ore 8,30) da Unipa, partner dell’evento, che offre come quartier generale il Museo dei Motori e dei Meccanismi del dipartimento di Ingegneria. Il primo percorso toccherà tra le altre Casteldaccia, Caccamo, Rocca Palumba, Alia, Marianopoli, Enna e giro di boa previsto a Pergusa per poi tornare toccando Calascibetta, Resuttano, Cerda Termini Imerese e concludersi nuovamente in viale delle Scienze. Il secondo giro prevederà tra le tappe Campofelice di Roccella , Cefalù, Lascari Gratteri, Castellana Sicula e Mareluna. Terzo e ultimo percorso Altofonte, Borgetto, Partinico, Terrasini, Cinisi, Isola delle Femmine. Alla conferenza stampa di presentazione a Palazzo delle Aquile presenti il sindaco, Roberto Lagalla, il rettore dell’Università di Palermo, Massimo Midiri e il presidente dell’Aci Angelo Sticchi Damiani, che da poco ha comprato il marchio Targa Florio. «Lo sport è di per sé storia - ha affermato a margine il sindaco Roberto Lagalla - e quello che abbiamo oggi è una conseguenza di una storia, di vittorie, di sconfitte e di cadute. La Targa Florio che abbiamo oggi è una sintesi di tutto questo, ha segnato un epopea di grande successo della terra di Sicilia, che ha nel tempo avuto l’onore di accogliere i grandi nomi internazionali dell’automobilismo competitivo. Oggi - ha proseguito - in quella memoria, che non è un ricordo sterile ma riattualizzazione di un grande classico, si promuove la nuova edizione di Targa Florio storica, che richiama equipaggi internazionali a Palermo. E coincide - conclude - con la conferma del finanziamento sul progetto presentato per la riqualificazione delle tribune di Floriopoli. Questo per noi assume una grande importanza sia per la straordinarietà dell’area per contesto naturalistico e significato storico, sia per il suo prospettico utilizzo e una rinnovata e intensa attività sportiva». Soddisfatto anche il rettore dell’Università, Massimo Midiri, che ospiterà, di fatto, la manifestazione: «Oltre al dipartimento di Ingegneria, strettamente collegato a questo sport - spiega Midiri - il nostro Museo dei Motori fa da riflesso a ciò che noi chiamiamo terza missione: l’Università che entra tra la gente e le famiglie per raccontare una storia che ha veramente tanti anni. Molti bambini non sanno neanche cosa sia oggi la Targa Florio. Vedere sfilare queste macchine e il museo della Ferrari rende Unipa attore e promotore di cultura». Durante la presentazione, Sticchi Damiani ha rassicurato sul marchio, che «rimarrà a Palermo e non sarà assolutamente trasferito a Roma». E ha poi aggiunto: «Noi ci siamo accollati l’onere di sostenerla dal 2013, quando stava per sparire, e abbiamo investito per dare continuità. Abbiamo preso, però, soprattutto l’onore di poter guardare al futuro e la custodiremo nel rispetto della sua storia e della sua territorialità. Quest’anno avremo più di 170 equipaggi da 3 continenti ed è questa la forza della targa classica: far rivivere una storia iconica come quella della Targa Florio».