Le immagini dell'ultimo punto, girate dagli spalti con il cellulare, che trema per l'emozione. Poi, l'urlo dei compagni di squadra. Così Danilo Faso ha scritto una nuova pagina della storia del tennistavolo diventando, ad appena undici anni, il più giovane campione italiano di terza categoria. Talentuoso, palermitano e giovanissimo. Al Play Hall di Riccione, l'atleta della Top Spin Messina, già campione italiano under 13 e numero due del mondo tra gli atleti nati nel 2010, abbraccia il papà, Marco Faso, che per tutto il torneo l'ha seguito dalla panchina facendogli da allenatore tattico. “L'anno scorso Danilo non era nemmeno riuscito a superare il girone – spiega il papà-coach ai microfoni di Gds.it – quest'anno invece non solo ha vinto ma si è anche qualificato per la seconda categoria posizionandosi al numero 38 d'Italia. A 11 anni è impressionante come riesca a battere adulti con esperienza”. E aggiunge: “Seguirlo da bordo campo come coach è ancora più bello perché il nostro legame si rafforza. Lui ha totale fiducia in me”. A casa Faso il ping pong è una passione di famiglia: papà Marco è un ex pongista di serie A2, oggi produttore di telai e gomme per il tennistavolo; mamma Yuliya, invece, è un'ex giocatrice ucraina di serie A1, oggi in A2. Il loro amore sboccia ventidue anni fa proprio tra i tavoli da ping pong, nella palestra di via Serretta, tra un allenamento e l'altro, nel quartiere San Lorenzo di Palermo. “Lei aveva diciannove anni – racconta Marco Faso - era appena venuta dall'Ucraina per giocare nella femminile. Giocavamo nella stessa squadra e ci allenavamo nella stessa palestra”. Dopo dieci anni di fidanzamento, il matrimonio, poi, Danilo. Cresciuto tra pongisti, il giovane talento palermitano prende la sua prima racchetta da tennistavolo in mano a 5 anni, spinto dalla curiosità nel vedere la mamma allenare alcuni amichetti in palestra. “Ho cominciato a giocare con gli altri bambini – spiega Danilo - mi divertivo, facevo giochini con le racchette poi piano piano mi è cominciato a piacere sempre di più allenandomi. Mi diverto tantissimo a giocare”. Adesso, che nel ping pong è diventato un piccolo professionista, gli allenamenti si sono fatti più intensi: “Ogni settimana dedica una ventina di ore al tennistavolo – spiega il papà –Poi ci sono le competizioni. A scuola per fortuna è molto bravo e spesso studia anche fino a tardi per concludere tutti i compiti da fare per l'indomani”. Il panino veloce dopo scuola, gli allenamenti intensi. Due, a volte tre ore, ogni giorno. E ancora: i compiti da finire a mezzanotte, gli aerei e i treni da prendere. Una vita di sacrifici fatti con passione, tra Palermo, Montpellier e i tornei in giro per l'Europa. “Il 14 giugno partirò per gli europei under 13 – spiega Danilo – a luglio invece ho gli europei under 15. Tra due giorni tornerò in palestra ad allenarmi. Tanti sacrifici sì però mi diverto tanto, quindi sono contento”. Ad allenarlo sin da piccolo nella palestra di Nizza, la mamma: “Sono contentissima di questi risultati – spiega Yuliya Markova - vederlo felice per queste vittorie ripaga in un attimo tutto lo sforzo e le ore di lavoro trascorse insieme in palestra”. In coppia con la mamma, Danilo, ai campionati italiani di Riccione, ha conquistato anche una medaglia di bronzo nel doppio misto di terza categoria. E nonostante sia ormai tornato in Francia quasi da un anno, Danilo rimane molto legato a Palermo. “La Sicilia mi piace tantissimo - racconta – Dopo gli italiani siamo andati a vedere la finale del Palermo a Padova. Poi il mare mi piace molto e la gente è sempre molto gentile e simpatica”. “Sei un grande” gridano dagli spalti i suoi compagni di squadra; mentre, tra i siciliani, conquistano il podio anche Criscione, Tirrito e Dipietro.