Al via la Targa Florio Classica, 120 equipaggi in arrivo da mezzo mondo
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Una Jaguar XK 140 del 1995, tre Bentley esclusive del 1928, una Bugatti Type 51 del 1932: più di 120 automobili storiche, appartenenti a 27 marchi tra i più celebri di sempre. Non solo dall'Italia: Arabia Saudita, Austria, Belgio, Canada, Francia, Germania, Giappone. E ancora: Gran Bretagna, Grecia, Messico, Olanda, Polonia, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera e Ucraina. La Targa Florio classica, quest'anno intitolata a Ninni Vaccarella, scomparso il 23 settembre scorso, ospiterà equipaggi in arrivo da 18 nazioni. “L'edizione di quest'anno parte sotto i migliori auspici – afferma Marco Rogano, direttore generale ACI sport – record di partecipazioni nonostante ancora ci sia un po' di titubanza nel muoversi (a causa dell'emergenza sanitaria, ndr). Abbiamo 122 equipaggi partecipanti alla Targa Florio classica e 88 Ferrari. Ci sono 52 equipaggi stranieri su 122, quasi il 50%: ormai la Targa è un appuntamento internazionale”. L'intero programma della quattro giorni, che vanta d'essere la gara automobilistica più antica del mondo ancora in corso, è stato presentato alla stampa nella mattinata di mercoledì 13 ottobre, nella sala delle Capriate dello Steri di Palermo. Si partirà il 14 con le verifiche tecniche e la consegna dei numeri, al dipartimento di ingegneria di viale delle Scienze, nei pressi del Museo dei Meccanismi e dei Motori. Poi la gara, venerdì. “La prima vettura – spiega il presidente dell'ACI Palermo, Angelo Pizzuto – partirà dall'università alle ore 9 alla volta del trapanese. Noi l'abbiamo chiamata la rotta di Garibaldi”. Marsala, Trapani, Castelvetrano. Poi la visita alle Cantine Florio, l'Isola di Mozia al tramonto e il ritorno in città, a Palermo. Sabato 15, il cuore della gara sul percorso Madonita. “Si attraverseranno – continua Pizzuto – tutti i luoghi simbolo che hanno fatto la storia della targa”. Partenza ore 9 da Floriopoli e poi: Cerda, Caltavuturo, Polizzi Generosa, Collesano per poi, passando dai tornanti di Termini Imerese, tornare a Palermo. “Questo tratto è in una situazione veramente disastrata – afferma con amarezza, Rogano – pieno di buche, smottamenti, punti in cui se non si fa attenzione auto di tutti i tipi, ma in particolar modo auto d'epoca ci potrebbero lasciare, come si dice in gergo, la macchina. Subire cioè dei danni importanti”. Per evitarne la possibilità, in un punto particolarmente critico, un commissario inviterà i concorrenti a fermarsi. “Purtroppo queste strade di anno in anno diventano sempre peggiori – continua il direttore generale ACI sport – non so per quanto tempo ancora le potremo percorrere. Avevo lanciato un allarme alle istituzioni, ma ancora non vedo interventi ad hoc. Far venire equipaggi che provengono un po' da tutto il mondo e poi far trovare queste condizioni di strade, non ci premierà per il futuro”. Infine, domenica, il Trofeo dell'ACI tra Monreale e San Martino delle Scale. “Sarà anche questo un percorso molto impegnativo – spiega Pizzuto - con delle prove speciali in salita, ci sarà da divertirsi”.