Palermo, piscina comunale chiusa: "Atleti fermi". Il Comune: pronti a riaprirla
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In un momento storico drammatico per il Paese, molte associazioni sportive palermitane rischiano la chiusura per futili ed incomprensibili motivi. L’ultimo DPCM, infatti, consente agli atleti con campionati e manifestazioni di interesse nazionale, di svolgere gli allenamenti e gli incontri agonistici ufficiali di rilevanza nazionale, anche se a porte chiuse. A Palermo però, a prescindere dal Covid, la piscina comunale di viale del Fante che ospita nuotatori (anche paralimpici), pallanuotisti (anche paralimpici) e sincronette appartenenti a campionati nazionali di diversi livelli, resta chiuso da più di un mese. "Una situazione di grandissimo disagio - spiega Antonio Coglitore, portavoce delle società natatorie palermitane -. A Palermo ci sono oltre 700 atleti nelle varie discipline e la situazione è veramente incresciosa e incomprensibile". "La ragione - si legge in una nota - è un mancato controllo delle acque, quello che di norma va effettuato una volta al mese". E ancora: "L’utilizzo della vasca scoperta è stato inibito già da oltre un mese - si legge in una nota -, perché non sono stati eseguiti dei lavori di piccola manutenzione, la cui necessità era già stata evidenza lo scorso anno. Va anche segnalato che l’intero impianto è stato chiuso ripetutamente anche nelle settimane precedenti per positività da Covid19, impiegando sempre diversi giorni, talvolta settimane, per essere riaperto dopo la sanificazione e quanto altro previsto dalle vigenti norme finalizzate al contenimento del contagio da Covid19. Sul caso interviene l'assessore comunale allo Sport, Paolo Petralia: "Comprendiamo il disappunto delle società e degli appassionati, ma per fortuna il Comune di Palermo è tenuto a rispettare, ancora di più per fare analisi delicate come quelle in questione, rigidi protocolli di legalità e trasparenza, per evitare che siano incaricate ditte non in regola o, peggio, prive dei requisiti che garantiscano esami corretti per la sicurezza degli atleti. Quel è che successo è molto semplicemente e tristemente che per oltre 20 giorni nessuna delle ditte presenti sul mercato elettronico è risultata in regola. Siamo certi che nessuno fra gli atleti e gli appassionati che utilizzano la piscina come fra i loro familiari avrebbe voluto dei controlli frettolosi ma poco accurati". Poi spiega: "Oggi, dopo che la settimana scorsa è stato finalmente possibile sottoscrivere un incarico per un laboratorio d'analisi specializzato, sono stati fatti i campionamenti e la prossima settimana, se come pensiamo non saranno riscontrati problemi, l'impianto sarà riaperto in tutta sicurezza".