Palermo, una foto e un pensiero sui bimbi vittime di mafia: Greta vince il concorso per studenti
Hanno scattato le loro fotografie ispirati dalle specie vegetali custodite all’interno del Giardino della Concordia a Palermo e a quelle foto hanno accostato idee e pensieri. Così facendo alcuni degli alunni di scuole medie e superiori hanno partecipato al concorso fotografico La foto parlante, quest’anno dedicato alla figura di Joe Petrosino, poliziotto italiano naturalizzato statunitense, pioniere nella lotta contro la criminalità organizzata. A vincere il primo premio è stata Greta Polizzi, studente del liceo Danilo Dolci che ha rivolto il suo pensiero ai bambini, vittime della mafia. Al secondo posto si è classificata Giulia Mirabella del liceo linguistico Ninni Cassarà e al terzo Massimo Troìa del liceo scientifico Einstein. Tra i ragazzi della scuola media il primo posto è stato assegnato a Vincenzo Di Cristina dell’istituto comprensivo Borgese-XXVII Maggio; Carlotta Lo Bello della scuola Ignazio Florio seconda classificata e Siria Cimino, anche lei dell’istituto Borgese-XXVII Maggio terza classificata. Assegnati ad altri studenti premi speciali e quest’anno, per la prima volta, si è aggiunto il premio Nino Giardino, dedicato al fotoreporter scomparso l’anno scorso, da sempre componente della giuria del concorso. Il premio è stato assegnato a Giulia Lo Cascio del liceo classico Vittorio Emanuele II. I parametri tenuti in considerazione dalla giuria, presieduta da Domenico Pecoraro, sono stati: pulizia dell’immagine, creatività, espressione artistica, coerenza con il percorso formativo e originalità del testo. «Quest’anno abbiamo accolto al Giardino della Concordia più di mille studenti e alcuni di loro hanno inviato delle foto commentate dai loro pensieri – spiega Wanda Fabri, presidente dell’Istituto superiore per la difesa delle tradizioni -. Abbiamo spiegato loro i simbolismi delle aiuole e le essenze arboree presenti nel giardino». Il Giardino della Concordia, ideato nell’anno 2000 da Roberto Trapani della Petina, fondatore dell’Istituto superiore per la difesa delle tradizioni, è realizzato a Pallavicino su un terreno confiscato alla mafia e riveste un particolare interesse in quanto primo giardino dedicato «ai martiri per la civiltà», museo a cielo aperto e orto botanico. Presente alla premiazione degli studenti, sempre vicina ai giovani, Graziella Accetta, mamma di Claudio Domino, undicenne vittima di mafia, per il quale dopo 37 anni si attende ancora giustizia. «Diciamo sempre ai giovani di sognare e un giardino come questo aiuta a realizzare i propri sogni – dice Graziella Accetta -. Ricordiamo che è importante avere fiducia nella magistratura e nella giustizia e noi adulti siamo qui per dire loro che si può e si deve andare avanti». Nel video Wanda Fabri, presidente dell'Istituto superiore per la difesa delle tradizioni – Greta Polizzi, del liceo Danilo Dolci, prima classificata – Valeria Passarello, docente del Danilo Dolci - Giulia Mirabella, del iceo Ninni Cassarà, seconda classificata - Massimo Troìa, del liceo Einstein, terzo classificato – Graziella Accetta, mamma di Claudio Domino