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Il patron di Eataly Farinetti tra i giovani a Palermo: «Esportate la Sicilia»

Incontro tra Oscar Farinetti, imprenditore e dirigente d’azienda, e i ragazzi del Gonzaga Campus di Palermo. Un dialogo tra coraggio di cambiare e lottare, ma anche la volontà di copiare, «diverso dall’imitazione, perché presuppone il saper riconoscere che qualcuno è più bravo di noi», e migliorare.

Il fondatore di Eataly, catena di distribuzione di generi alimentari italiani, porta agli alunni palermitani i suoi dieci punti per guardare al futuro con ottimismo e con il coraggio di avere paura, «ma imparate a gestirla, altrimenti diventa solo panico». Arrivato in città grazie alla mediazione del Rotaract e del suo presidente Mariagrazia Cartabellotta, che racconta come si sia «dimostrato disponibile fin da subito a parlare con chi rappresenta già il futuro della nostra società», Farinetti prova a parlare «ad una generazione che è già nata in una situazione difficile - spiega - la mia generazione sta consegnando loro un’Italia con tre mila miliardi di debiti e un sacco di problemi ambientali e pretendiamo di dare consigli. Provo a parlare con loro». Giovani che non vedono prospettive di miglioramento rispetto alla generazione dei propri genitori, ma che, anzi, sono costretti a rimboccarsi le maniche. Ma «è tutta la vita che siamo in crisi. I Sapiens devono convivere con la crisi - sottolinea l’imprenditore -. Ricordo il mio periodo lavorativo e c’e sempre stata una crisi: dalle torri gemelle che sono venute giù al Nord Africa che è scoppiato. E poi la Lehman Brothers, l’inflazione degli interessi negli anni ’80. Lo siamo sempre stati in crisi e passeremo la nostra vita in crisi. Il problema è superarle, aprendo le porte e scegliendo».

E si rivolge ai giovani siciliani: «Viva quei ragazzi che si rimboccheranno le maniche e pianteranno un pò di casino. Sapete qual è la regione che dovrebbe crescere più di tutte nel turismo e nell’esportazione? Una certa Sicilia, che oggi è solo l’1,9 delle esportazioni italiane, che ha soltanto 67 prodotti su denominazione rispetto agli oltre 800 che abbiamo e deve arrivare almeno a 200. In questi due giorni che sono stato a Palermo go visto molto turismo. Tenete duro, continuate su questa strada». E agli alunni liceali del Gonzaga ha poi detto: «Non cercate di essere perfetti. E fate tutto l’esatto contrario di cosa dicono i vostri proverbi, che sono tutti un inno a stare fermi e ala lentezza. Ribellatevi. Cambiate il proverbio del muoviti fermo. Come si fa? Muoviti e basta».

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