È tornata la festa dei colori e dei profumi, una delle più attese dai siciliani. Oltre 60 vivaisti hanno invaso i viali dell’rto Botanico di Palermo, mischiandosi tra gli alberi e le piante più rare, dando vita ad un percorso fatto di odori e pittoreschi scorci. Anche quest’anno la Zagara di primavera, giunta alla sua 24esima edizione, porterà all’interno dell’Orto molte le attività e appuntamenti culturali legati alla bellezza e alla biodiversità vegetale, a partire dalla mostra iconografica allestita nell’Erbario storico del Gymnasium, che racconta il mondo della viticoltura siciliana collegata a una tavola rotonda tra esperti per conoscerne patrimonio e valore. Centinaia i visitatori che fin da questa mattina hanno affollato il grade Orto, che ha aperto i suoi cancelli alle 12,30 con una mostra di acquerelli dal titolo La biodiversità viticola della Sicilia, un contributo iconografico alla memoria agricola, visitabile fino al 28 maggio. Quarantacinque tavole a colori firmate della pittrice e curatrice botanica originaria di Cipro Veronica Hadjiphani Lorenzetti, che illustrano le uve storiche della nostra Isola. Poi, è la volta delle serre carnivore, dove sono partite le prime visite didattiche per adulti e bambini a cura di Giuseppe Paradiso dell’ Associazione italiana piante carnivore. «La Zagara di primavera non è una mostra mercato qualunque - sottolinea il direttore dell’Orto botanico Rosario Schicchi -. C’è una trasmissione di saperi dai vivaisti ai visitatori dell’Orto. Questa edizione cade nel mese di maggio. Un evento unico poiché la manifestazione non è mai stati fatta in questo mese, per cui i visitatori potranno trovare un’esplosione di colori e sapori che impreziosiscono ancora di più l’Orto». Ma la mostra mercato di florovivaismo porta con sé in dote anche tante attività collaterali: «Domani avremo un convegno sulla biodiversità viticola della Sicilia - prosegue Schicchi - in cui si parlerà delle cultivar che caratterizzano i vigneti dell’Isola. Domenica, invece, presenteremo un libro sull’Orto botanico, che racchiude le immagini più significative dell’orto sia per quanto riguarda le piante che gli edifici monumentali». E non mancheranno i laboratori: sabato dalle 15 alle 16, presso la Serra delle orchidee, avrà luogo il laboratorio di coltivazione, cura e rinvaso Sos Orchidee a cura della Associazione meridionale amatori orchidee Amao, mentre nell’ area talk, sotto il ficus Tineo, dalle 16 alle 17 partiranno i laboratori per adulti di rinvaso e terriccio, a cura dell’ esperto Antonio D’Alessandro. A seguire, sino alle 18 i consigli di giardinaggio su potature ed innesti a cura di Pietro Schiera. «Nell’Orto botanico sono state fatte tante attività - spiega Michelangelo Gruttadauria, presidente del sistema museale di Ateneo -. È il luogo ideale per fare vera e propria divulgazione, ciò che noi definiamo terza missione. L’università che apre le sue porte e il pubblico che incontra i vivaisti e tutti coloro che amano le piante». Parlano il direttore dell’Orto botanico Rosario Schicchi e il presidente del sistema museale di Ateneo, Michelangelo Gruttadauria.