Vestiti e giocattoli hanno ricoperto la scalinata del teatro Massimo di Palermo per ricordare le vittime del naufragio di Cutro e tutti i morti in mare. L’installazione è stata voluta dal regista Alessandro Ienzi e dall’associazione Alloro Fest e ha ricevuto il patrocinio dell’ordine degli avvocati. “Bisogna affermare il diritto alla vita che va tutelato perché il più importante – spiega il regista Ienzi -. La partecipazione della gente è fondamentale perché dobbiamo unirci e formare una comunità forte che crede di poter produrre cambiamento. L’arte è immaginazione, fantasia e connessione ed è capace di affermare i diritti senza utilizzare quei toni di continua lotta e di continuo contrasto a cui siamo fin troppo abituati. Può creare concordia, un mondo di inclusione e di uguaglianza”. Pino Apprendi, presidente dell’associazione Alloro Fest, sottolinea l’importanza della partecipazione dei cittadini. “Oltre ad additare le responsabilità politiche dei governi – dice Apprendi – ciascuno deve diventare protagonista. Ci fa piacere vedere che in tanti hanno risposto al nostro invito. Posare questi abiti sulla scalinata ci riporta indietro a ricordare quanto è accaduto più volte nei nostri mari. Stiamo parlando di oltre 28 mila morti e ci ricordiamo di loro solo quando c’è l’ennesima tragedia con un numero alto di vittime. Vengono catalogati come numeri e non con i loro nomi e cognomi. Quando poi c’è un evento come quello di Cutro ci ricordiamo di loro”. Tanta gente ha portato un abito da casa sua e lo ha adagiato su uno dei gradini della scalinata per dare il suo contributo. “Ritengo che in questo momento sia particolarmente importante manifestare solidarietà per le vittime e attenzione per i superstiti. - dice Antonia Cascio -. Manifestiamo anche un sentimento di grande rabbia verso le istituzioni che non hanno avuto un sentimento adeguato rispetto a quanto è accaduto”: Nel video parlano Alessandro Ienzi - Pino Apprendi - Antonia Cascio