Una due giorni per l'Associazione nazionale dei vigili del fuoco in congedo all'insegna della formazione quella che si è svolta a Palermo e a Capaci il 4 e il 5 marzo. Un corso di formazione e addestramento per rischio idrogeologico e idraulico che ha visto impegnati oltre 150 volontari provenienti da tutta la Sicilia. Il primo giorno, dedicato alla teoria, si è svolto presso i Cantieri culturali alla Zisa. La parte più complessa è stata svolta dal dottor Diego Tripoli, dell'ordine dei Geologi siciliani. Oggi, invece, in piazza Calogero Troia a Capaci un interessante momento di pratica. Il gruppo rocciatori e dei soccorritori dei vigili del fuoco hanno mostrato le idrovore, i presidi di sicurezza e le tecniche di salvataggio in situazioni di pericolo. Una formazione necessaria per la sicurezza personale e dei cittadini. «Le attività di formazione - ha detto il sindaco di Capaci Pietro Puccio - sono fondamentali perché fanno crescere i nostri volontari a cui deve andare sempre il nostro ringraziamento. Lavorare per gli altri: questo è il messaggio più bello che ci viene da tutte le associazioni volontarie di protezione civile. Un compito che spetta ai comuni è quello di pensare ad investire sempre di più su queste attività e su queste associazioni. Lo meritano loro e lo meritano i cittadini che così vengono salvaguardati nella loro vita quotidiana» Sorpresa, ma anche soddisfatta, per la grande partecipazione all'evento la responsabile Vanessa D'Arpa del coordinamento Sicilia dell'Associazione vigili del fuoco in congedo: «Non ci aspettavamo un riscontro così grande, questo denota il gran bisogno di formazione di cui oggi la Regione ha bisogno». «Un momento particolare e impegnativo - spiega il responsabile dell'esercitazione Giuseppe Di Maggio - perché finalmente uniamo i volontari per aumentare la loro consapevolezza sul territorio. Utilizzare le idrovore sembra facile ma al momento di usarle possono causare molti imprevisti. Lo scopo della giornata è informare anche i cittadini e non solo i volontari dei rischi del loro territorio».