Tutto il Mediterraneo a Palermo: "Ecco come sarà ampliato l'orto botanico"
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È stato consegnato, nel corso della manifestazione Zagara d’Autunno, il premio weTree per Palermo. Un progetto, già operativo in diverse città italiane, nato da iniziative femminili per la solidarietà ambientale e la sostenibilità. Cinquemila euro assegnati al progetto “Mediterraneo Ovunque - Aprire il confine, ricucire le distanze, accogliere la ricchezza” per avviare il tanto atteso ampliamento dell’Orto Botanico della città di Palermo. “Finalmente dopo 115 anni si realizza il progetto di ampliamento dell'Orto Botanico – afferma Paolo Inglese responsabile del sistema museale dell'Università degli studi di Palermo - su una superficie di terreno che ci è stata donata di poco più di un ettaro”. La nuova area sarà dedicata all’architetto paesaggista palermitana Rosanna Pirajno. È un progetto innovativo quello premiato e redatto da un pool di architette paesaggiste, e un agronomo, composto da Lucia Pergolizzi, Valentina Mandalari, Giulia Poles, Luisa Coppolino, Simona Aprile, Elettra Bordonaro. Un tour tra paesaggi diversi con un boschetto lungo il fiume. “Il progetto scientifico l'ha fatto la scuola botanica palermitana – continua Inglese - l'idea dei botanici immagina di poter racchiudere in questo ettaro flora Mediterranea del Sud Africa e dell'Australia”. Portare tutto il Mediterraneo che c'è nel mondo, un progetto ambizioso. “Non credo che riusciremo a farlo in breve tempo un orto botanico ha bisogno di una tracciabilità di ogni singolo seme, di ogni singola pianta che entra”. Serviranno almeno cinque o sei anni per la crescita di alberi e piante della macchia mediterranea. E prima del via ai lavori si attendono gli ultimi passaggi burocratici.