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Silvia Mezzanotte in concerto a Palermo: "La Sicilia mi ha dato l'amore e ora mi sposo"

«Con Palermo ho un rapporto speciale. Amo questa città, amo la sua accoglienza». Lo dice Silvia Mezzanotte, ex voce dei Matia Bazar, ieri sera in concerto con Carlo Marrale (anche lui ex dei Matia Bazar, chitarrista, cantante e autore della grande maggioranza delle hit del gruppo) alla Tonnara Florio, nella borgata dell'Arenella, per la nuova rassegna di Zaharaziz e Karol, curata da Pippo Balistreri. «Ho vissuto alcuni anni a Palermo - racconta la cantante bolognese - perché da 11 anni frequento un uomo siciliano, che ha anche insegnato in questa città. L'ho vissuta di giorno, come turista, e di sera, tra i luoghi della movida. Una città di straordinaria accoglienza che amo molto».

Sul palco della Tonnara, fra un successo e l'altro dei Matia Bazar, ha annunciato che il 2022 sarà l'anno delle nozze con il compagno, Massimiliano Bucca, di Mazara del Vallo. «Me lo ha chiesto ieri», ha detto Silvia Mezzanotte, spronata dalla conduttrice della serata, la giornalista Nadia La Malfa, evidentemente al corrente della decisione della coppia. «La Sicilia mi ha dato l'amore - ha detto Silvia Mezzanotte prima del bis finale, una versione roboante di Dedicato a te - e in Sicilia torno sempre con grande gioia».

Ed è stata gioia dall'inizio alla fine: un excursus di due ore del migliore repertorio dei Matia Bazar, dalle lontane Stasera... che sera! e Solo tu a Ti sento, da C'è tutto un mondo intorno al brano più amato da Silvia Mezzanotte, Messaggio d'amore, che alla band fruttò la seconda vittoria a Sanremo (2002) proprio quando era lei la voce, come sottolinea con fierezza («Quello è stato il mio successo a Sanremo e me lo tengo stretto»). Carlo Marrale, 69 primavere all'anagrafe («Posso dire la tua età?», scherza Silvia Mezzanotte, e poi la dice) ma ancora un ragazzo on stage, regala al pubblico qualche chicca nascosta nel cassetto dei ricordi, ad esempio di avere dovuto dire di no alla tournée con Fabrizio De Andrè perché ormai il progetto Matia Bazar era al decollo («E Faber mi disse: "Fai bene, io un altro chitarrista bravo lo trovo, ma tu un'altra occasione così potresti non trovarla più. Bisogna fare ciò in cui si crede"»).

La musica scorre veloce - con i due ex sul palco suonano Riccardo Cherubini (chitarra e tromba), Claudio Del Signore (batteria), Michele Scarabattoli (piano, tastiere e fisarmonica) e Lino De Rosa (basso) - ma Carlo e Silvia sentono il bisogno di alternare alle canzoni il racconto di qualche aneddoto. Ed uno di questi lega la famosa Vacanze Romane ancora alla Sicilia. «In particolare a Campobello di Mazara - ricorda Marrale - dove quella canzone si è concretizzata». Campobello è il paese del compianto Aldo Stellita, più volte ricordato nel concerto di ieri sera come bassista e soprattutto come autore dei testi dei brani dei Matia Bazar. «Mi diceva che le canzoni che componevo - ricorda Marrale -  erano facili da parolare, usava proprio questo termine». E non è un caso che il tributo a Campobello arrivi nel momento in cui si apre alla musica uno spazio magico come l'area archeologica delle Cave di Cusa (stasera - 4 agosto - il concerto di Antonello Venditti). E non è un caso che il 10 di agosto Silvia canti proprio nella sua Mazara, la città che le ha donato l'amore. «Sono cittadina onoraria sia di Mazara che di Campobello», dice la cantante e prossima sposa siciliana. Il cerchio si chiude.

 

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