Palermo

Domenica 24 Novembre 2024

A Palermo Nicolas Joly, pioniere della viticoltura biodinamica: "Nei vini siciliani gusti autentici"

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Partita a Palermo la manifestazione NOT, la rassegna dei vini franchi che fino a lunedì animerà il capoluogo riunendo per la prima volta in Sicilia oltre 100 vignaioli provenienti da tutta italia e dall’estero. Per iniziare, si è svolto - presso i Cantieri Culturali alla Zisa - il seminario di Nicolas Joly dal titolo "La viticoltura biodinamica, una forma di espressione della vita di un luogo". Classe 1945, Joly è un viticoltore francese della regione della Loira, ed è considerato appunto uno dei pionieri del movimento del vino biodinamico. Ha studiato alla Columbia University e dopo varie esperienze, nel 1977 ha lasciato il settore bancario per rilevare la tenuta vinicola della sua famiglia, il castello della Roche aux Moines a Savennières. A partire dal 1980 ha iniziato a sperimentare l'agricoltura biodinamica, ispirando così molti altri produttori di vino. Joly rifiuta l'etichetta di "enologo" preferendo quello di "assistente di natura". Oggi si trova a Palermo per parlare appunto di queste tecniche di viticoltura biodinamica. "Il messaggio che voglio lanciare attraverso questo seminario - dice Joly - è che se sono chiare le tecniche da applicare in agricoltura - nella coltivazione dell'uva - non serve poi operare anche in cantina. L'agricoltura deve tornare ad essere un'arte ossia l'arte di catalizzare le energie sulla pianta così da arrivare poi all'uva". Ha poi dato un suo giudizio sul vino siciliano: "Sono positivamente impressionato dai vini siciliani assaggiati perchè sono caratterizzati da gusti autentici. Ed è proprio il gusto autentico del vino che rappresenta il futuro di questo settore. I vini perfetti - ma sofisticati grazie alle tecnologie - sono vini che appartengono al passato". E infine, "per andare avanti, l'agricoltura deve essere espressione dell'uomo. La Sicilia è una terra ottima per la viticoltura ma bisognerebbe comunicarlo maggiormente al mondo".

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