PALERMO. E’ nata all’ospedale Cervello di Palermo la Biobanca per la conservazione di cellule staminali, gameti ed embrioni, che ha come obiettivo la ricerca e la procreazione medicalmente assistita.
Qui vengono conservate e usate, per fini scientifici, le cellule staminali cosiddette “mesenchimali”.
Si tratta di cellule adulte, immature e indifferenziate usate per la ricerca.
La Biobanca è fortemente proiettata verso la ricerca, la diagnosi e la medicina rigenerativa.
La struttura si trova nel Campus di Ematologia “Cutino” dell’ospedale Cervello.
Un'organizzazione all’avanguardia, realizzata con fondi del progetto sanitario nazionale e dell’azienda Villa Sofia-Cervello, e supportata nella fase di attivazione da Federfarma Palermo.
Le cellule staminali mesenchimali vengono isolate dal fluido amniotico che le future mamme decidono di donare alla Biobanca, previo consenso informato.
I medici prelevano un totale di 3 millilitri di fluido amniotico, che non possono essere utilizzati per la diagnosi prenatale.
L’asportazione avviene durante l’amniocentesi, senza modificare le procedure.
I prodotti cellulari ottenuti e conservati nella Biobanca potranno essere utilizzati, una volta amplificati, nelle malattie autoimmuni ed infiammatorie croniche, nei trapianti di midollo dell’adulto, in medicina rigenerativa, malattie ereditarie congenite.
Questo patrimonio genetico, oltre che per l’azienda Villa Sofia-Cervello, viene messo a disposizione gratuitamente per progetti di ricerca di medicina rigenerativa e protocolli di sperimentazione clinica da parte di centri qualificati.
Nell’ambito del progetto Rimedri c’è anche la piattaforma informatica che ha messo in rete le biobanche regionali, inclusa la banca delle cellule mesenchimali fetali.
La novità della Biobanca è la crioconservazione dei gameti e degli embrioni per la procreazione medicalmente assistita.
Essa opererà a supporto del Centro unico interaziendale per la procreazione medicalmente assistita, tra i partner Villa Sofia-Cervello, Asp 6 e Policlinico Giaccone, che ha iniziato da pochi mesi la sua attività a favore delle coppie alle prese con problemi di infertilità.
La Biobanca è stata inaugurata oggi nel corso di una cerimonia alla presenza dell’assessore regionale alla Salute, Baldo Gucciardi, del direttore generale dell’Azienda Ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello, Gervasio Venuti, del direttore della Biobanca Aurelio Maggio, di Antonio Perino, responsabile del centro unico interaziendale per la procreazione medicalmente assistita, del presidente di Federfarma Palermo, Roberto Tobia, di Giuseppe Cutino, presidente della Fondazione Cutino e della madre Anna Maria Ferrara Cutino, alla quale è stata dedicata la Biobanca, a riconoscimento dell’impegno che la famiglia Cutino ha sempre profuso a sostegno della ricerca, in particolar modo per le malattie ematologiche rare.
La Biobanca di oggi è un’evoluzione del progetto sperimentale avviato nel 2010 da una sinergia fra l’Assessorato Regionale alla Sanità, la Fondazione Franco e Piera Cutino, il Laboratorio dell’Unità operativa di Ematologia per le Malattie Rare del Sangue e degli Organi Ematopoietici dell’Azienda Villa Sofia-Cervello.
Inserita nel progetto Rimedri, network di biobanche regionali, e nel nodo nazionale BBMRI delle biobanche italiane al quale aderiscono 40 Aziende Ospedaliere e 18 Università, la Biobanca “Anna Maria Ferrara Cutino” attualmente conserva tre tipologie di campioni biologici umani, le cellule staminali mesenchimali, embrioni e gameti.
“Una tappa fondamentale – afferma Gervasio Venuti Direttore generale degli Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello – nel percorso che vede l’Azienda, e in particolare il Campus Franco e Piera Cutino, polo di eccellenza in Italia sul fronte dello studio e della ricerca nel campo della medicina rigenerativa, dei trapianti, nella terapia genica e adesso anche nella procreazione medicalmente assistita. Tutto questo è frutto di un grande lavoro di equipe, di impegno costante negli anni, grazie a professionalità di alto livello che lavorano quotidianamente guardando all’oggi ma soprattutto al domani”.
“Una struttura unica per la nostra regione – ha sottolineato l’assessore Gucciardi – frutto di investimenti mirati, ma anche di grandi professionalità e di una governance oculata dell’Azienda Villa Sofia – Cervello. Una Biobanca che si pone come punto di riferimento nel campo della ricerca, della genetica, e che conferma il ruolo e i progressi che la Sicilia sta compiendo in campo sanitario”.
“La salute dei cittadini è il cuore della nostra missione, che si esprime anche nel forte ruolo sociale svolto dalla farmacia palermitana nel territorio – dichiara Roberto Tobia, presidente di Federfarma Palermo. Ne è un’importante conferma la scelta di avviare una sinergia con l’Associazione Piera Cutino, che ci ha portati nella sua prima applicazione a rendere possibile la piena attuazione della Biobanca all’ospedale Cervello di Palermo e, quindi, a contribuire concretamente allo sviluppo della ricerca scientifica su una malattia a forte incidenza come la talassemia”.
Caricamento commenti
Commenta la notizia