Il progetto Amazzone torna dopo la pandemia con un’edizione speciale. «Abbiamo deciso di concentrare tutto il lavoro che solitamente portiamo avanti in cinque giorni dentro un unico appuntamento - ha spiegato Anna Barbera, presidente del centro Amazzone -, che vede tutti gli ospedali e l’università presenti nell’ambito del progetto ‘Donna e Ospedale solidale’, che da un anno circa prevede delle visite gratuite presso il nostro centro per la prevenzione dei tumori».
Il titolo scelto per l’edizione di quest’anno è «Passaggi umani e stazioni di cura», un titolo evocativo dei temi che il Centro Amazzone abbraccia e affronta: la prima stazione di cura, infatti, è individuata nell’ospedale, la seconda nell’ambiente. «Se non lo si salvaguarda non si può dire di aver fatto prevenzione”, commenta Anna Barbera. La terza è il teatro, punta di diamante del Centro, che porta avanti laboratori teatrali e spettacoli sotto la supervisione di Lisa Prosa, grande drammaturga e direttrice del progetto Amazzone al fianco di Anna Barbera: «Il teatro è una delle vie più importanti di cura e guarigione - ha spiegato Lisa Prosa - non nel senso terapeutico tradizionale ma perché il teatro da la possibilità di entrare nelle questioni umane e del corpo. Dopo l’esperienza traumatica del cancro, da la possibilità di raccontare il corpo con un linguaggio poetico, rendendolo ancora una volta attivo e partecipe alla storia della vita non solo individuale ma del mondo. E al centro amazzone trova questa sua concretezza dove le donne, e non solo, possono scoprire la parte della prevenzione e trovare visite, consulenze, informazioni sull'ambiente e laboratori teatrali tutto l’anno».
Presenti a Palazzo Steri, headquarter dell’università di Palermo, il presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia Marcello Ciaccio, il vice sindaco Carolina Varchi e il padrone di casa il Magnifico rettore Massimo Midiri, che ha presentato la nuova edizione aggiornata del Mammoterritorio - fortemente voluta dal rettore -, prima guida ai servizi di diagnosi precoce a Palermo, realizzata dal Centro Amazzone in collaborazione con l’unità operativa di Senologia del Policlinico universitario.
«Finalmente ci siamo ritrovati con idee innovative, ovvero quella di creare una rete all’interno delle senologie - ha sottolineato Livio Blasi, direttore di Oncologia medica dell’ospedale civico - ma ciò che è più importante è aver ripreso delle attività con il Centro Amazzone che ci permettono di trasferisci sul territorio per fare prevenzione, che negli ultimi due anni è stata annichilita dall’effetto pandemia».
Due anni in cui donne e uomini affetti dal cancro si sono trovati in grossa difficoltà: «Siamo andati incontro ad un biennio pesantissimo - spiega Anna Barbera - molte donne si sono ritrovate ad avere il cancro e non sapere se potevano fare il vaccino. Allora ci siamo inventati uno sportello di informazione per malate oncologiche in sinergia con l’università di Palermo, il professore Cascio e gli oncologi: le donne ci ponevano le domande e noi le passavamo agli esperti, fornendo successivamente le risposte».
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