Da giorni non si trovava più nelle farmacie italiane ma adesso l'allarme sta cominciando a rientrare. Le scorte di azitromicina, l'antibiotico più utilizzato nella terapia contro il Covid, sono già in arrivo pronte a rifornire i magazzini delle farmacie.
A comunicarlo è il presidente dell'ordine dei farmacisti di Palermo, Mario Bilardo: “Il grosso delle difficoltà le abbiamo avute nei primi giorni dell'anno, giorno 1 e 2, tanto per lo Zitromax quanto per i farmaci equivalenti. Adesso, l'allarme è cominciato a rientrare nel senso che, da una totale mancanza di disponibilità in quei giorni, già cominciano ad arrivare i primi quantitativi. Sia del brand, cioè dello Zitromax, che degli equivalenti. Per cui la situazione è in netto miglioramento”.
La scarsa reperibilità delle scorte sarebbe stata causata dall'aumento dei casi e quindi delle richieste in un periodo dell'anno di chiusura e rallentamento nella logistica, dovuto alle festività.
“Evidentemente si è creato un picco di richieste – spiega Biliardo - sia legate ai contagi da covid sia alle normali patologie invernali nei giorni di chiusura dei magazzini. E' una situazione che in bassa scala è facile si verifichi in questo periodo di fine dell'anno se si verificano in contemporanea la chiusura o il rallentamento della logistica e i picchi di utilizzo legate alle malattie di raffreddamento invernale”.
A quest'aumento della domanda, giustificato dall'aumento dei contagi, si sarebbero aggiunte anche le richieste di chi, temendo la fine delle scorte, si sarebbe recato in farmacia per procurarsi l'antibiotico preventivamente.
“Abbiamo avuto la sensazione che si sia anche creato un effetto allarme – continua il presidente dell'ordine dei farmacisti di Palermo - nel senso che i cittadini che non ne avevano un immediato bisogno andavano alla ricerca dell'antibiotico nel caso in cui si rendesse necessario”. La raccomandazione rimane quindi quella di acquistare e utilizzare gli antibiotici solo e soltanto dietro prescrizione del medico.
Sull'irreperibilità della Tachipirina nel territorio palermitano, Bilardo chiarisce: “Non ci sono grosse scorte presso i magazzini di distribuzione intermedia ma abbiamo motivo di ritenere che essendo un prodotto di una multinazionale italiana la situazione, come già sta avvenendo per lo Zitromax, in tempi ragionevoli possa evolversi in senso positivo e far rientrare l'allarme”.
Sulle cause della difficoltà di reperimento della Tachipirina “non abbiamo notizie dirette in questo momento – conclude - se c'è stato un problema produttivo o soltanto un rallentamento della logistica negli approvvigionamenti tra Natale e inizio d'anno”.
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