Palermo, associazioni in campo per il recupero della costa Sud: «I fondi ci sono, vanno spesi»
Trasparenza e inizio lavori. Sono le richieste che la società civile muove all’amministrazione comunale con particolare riferimento ai lavori di riqualificazione della costa Sud di Palermo. Rotaract Palermo Est e l’associazione Retake Palermo, che da anni ogni settimana porta i bambini delle scuole sulle spiagge facendo conoscere il territorio, si sono oggi riuniti al Parco della Salute al Foro Italico in un sit in per accendere i fari sui 53 milioni di euro di fondi del Pnrr (piano nazionale di ripresa e resilienza) che rischiano di essere perduti. I club e le associazioni cittadine non ci stanno e ritengono che «sia giunta l’ora di pretendere dalle istituzioni una comunicazione trasparente sullo stato dei progetti, a partire da quelli per la costa Sud finanziati dal Pnrr con 53 milioni, come ha sottolineato Claudio Attianese, presidente del Rotaract club Palermo Est: «La nostra richiesta è di superare le parole ed aprire i cantieri per restituire alla città il decoro che merita. Siamo lieti di collaborare in questa giornata con numerose altre associazioni che, ciascuna in maniera differente, lavorano sul territorio». L’intero tratto della costa, un tempo utilizzato dai palermitani, oggi è un cumulo di rifiuti inaccessibile alla cittadinanza: «Noi di ReTake Palermo ci occupiamo della costa Sud da circa dieci anni - racconta Marco D’Amico, presidente dell’associazione -. Attualmente siamo molto attivi nel quartiere dello Sperone, oggi aderiamo a questa iniziativa che ha chiamato a raccolta tante associazioni. Chiediamo chiarezza e che i lavori partano. Ci sono i fondi, che vanno spesi entro il 2026 ed è giusto che l’amministrazione pubblica ci dica come ha intenzione di spenderli». E prosegue: «Molti dei bambini con cui operiamo non sanno che nella costa Sud c'è una spiaggia, tutti conoscono Mondello e Vergine Maria, ma qui ci sono bellissime spiagge che fino agli anni ’50 venivano utilizzate». Sul recupero della costa Sud ieri è intervenuto anche il presidente della II Circoscrizione Giuseppe Federico: «Abbiamo soltanto ereditato dopo oltre trent’anni un mare perennemente inquinato non più balneabile, un arenile impraticabile e quanto di peggio si potesse immaginare. Tuttavia, nella qualità di presidente non farò venire meno il mio impegno assieme a quello dei cittadini a sventolare i bisogni di questa parte della città lasciata al suo destino». Sulla riqualificazione di quel tratto di costa palermitana, nei giorni scorsi è intervenuto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, il quale ha mostrato ottimismo. Non mancano i fondi, servono però i progetti per ridare decoro al litorale. «Senza quelli non si potrà andare da nessuna parte, anche se ci sono le risorse del Pnrr - ha detto il governatore -. La Regione è pronta a intervenire in termini di collaborazione». Nel video Attianese e D'Amico