«Riflessioni sui valori che uniscono prima ancora di quelli che dividono e l’aspettativa di un impegno ancora maggiore soprattutto per le giovani generazioni». Questo l’augurio del sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, a margine della cerimonia della deposizione della corona d’alloro in onore dei caduti per la festa della Repubblica. Questa mattina, come ogni anno, in piazza Vittorio Veneto si sono riunite le più alte cariche civili e militari per rendere omaggio i caduti della seconda guerra mondiale e al «settantasettesimo anno in cui la Repubblica viene garantita in questo Paese», ha poi sottolineato Lagalla. La cerimonia si è aperta con l’inno nazionale e il rito dell’alza bandiera, che verrà poi ammainata alle 18. A deporre la corona al fianco del sindaco anche il presidente della Regione, Renato Schifani, il generale Angelo Scardino - in veste di comandane del presidio interforze -, e il prefetto Maria Teresa Cucinotta. Proprio il prefetto, dopo la deposizione della corona ha letto la lettera inviata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nella quale ha ricordato come «sindaci, prefetti, polizia di Stato, carabinieri, vigili del fuoco e associazioni di volontariato hanno dato testimonianza di vicinanza operosa alle comunità dell’Emilia Romagna», e ha poi ricordato come il ruolo delle istituzioni sia quello di «mostrare vicinanza alle fasce della popolazione più fragili e di migliorare la qualità della vita dei territori e dei contesti difficili, con particolare riguardo al disastro sociale che coinvolge giovani e anziani». Il prefetto Maria Teresa Cucinotta ha poi commentato le parole del capo dello Stato: «Libertà, uguaglianza e solidarietà sono valori e temi richiamati dal presidente nel suo discorso e devono contraddistinguere la pubblica amministrazione in quella azione corale indispensabile per venire incontro ai bisogni e alle necessità per superare le criticità, come la recente tragedia che ha colpito l’Emilia Romagna». Prefetture che sanno ascoltare e devono saper ascoltare quelle istituzioni e quei pezzi di cittadinanza in difficoltà, come nel più recente caso Amap: «È un tema fondamentale - ha proseguito Cucinotta -, e sul quale ci spendiamo molto: Amap è stata una situazione critica da superare ma l'abbiamo affrontata coralmente, con le organizzazioni sindacali, il Comune e la stessa azienda. Bisogna essere al fianco di chi non si sente supportato».