Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Salvini: "Dire non facciamo il Ponte perché c'è la mafia vuol dire arrendersi"

"Il ponte sullo Stretto è un diritto naturale del popolo siciliano. Dire non facciamolo perché c'è la mafia significa la resa economica e sociale". Così il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, a Palermo per l'iniziativa 'Lo sviluppo del sistema infrastrutturale sicilianò, organizzata dall’europarlamentare della Lega Annalisa Tardino.

"Avere accelerato sul progetto del Ponte - ha aggiunto Salvini - costringe tutti a una accelerazione sul fronte delle strade e delle ferrovie. Non sarà un percorso facile perché ci sarà chi vorrà bloccarlo, per ideologia o per timore". E dopo avere ribadito che "il ponte, come manufatto, costerà meno di un anno di reddito di cittadinanza», Salvini si è rivolto a chi lo ascoltava in sala: "C'è bisogno di voi, dei siciliani del si".

"Agli ambientalisti dico che sono o in malafede o parlano per ignoranza. Questa è una straordinaria opera green. Penso che sarà un enorme volano turistico". "Oggi ho incontrato i Franza perché hanno capito che può essere una fonte di attrazione turistica mondiale. Sarà il resto del mondo a venire in Sicilia e vedere come sono bravi gli ingegneri siciliani. Martedì prossimo, costi quel che costi, porteremo il nuovo codice dei contratti pubblici in Consiglio dei ministri. Voglio che dia uno strumento per i sindaci per appaltante e per gli imprenditori e per l'appaltante", ha concluso Salvini.

"Non c'era mai stato un ministro alle Infrastrutture così votato alle necessità di quest’Isola. Per il Ponte sullo Stretto la Sicilia sarà al tuo fianco, perché é giusto che ognuno incoraggi le iniziative legislative del ministro. Così la politica recupera consenso", ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.  "Per il Ponte la lotta è anche contro il tempo - ha aggiunto - Se dovessimo essere costretti a rifare la gara europea, non so quanti anni passerebbero. Invece, rimettiamo in pista una grossa impresa che aveva vinto una gara europea e il cui contratto era stato rescisso con un decreto Monti. La soluzione di Salvini sotto il profilo giuridico é perfetta e ci consentirà di partire entro un anno e mezzo, al più tardi in un anno e 7 mesi. É un’occasione storica che non possiamo perdere".

Domani Salvini sarà all'udienza del processo Open Arms a Palermo che lo vede imputato. L’appuntamento è alle 9,30, nell’aula bunker dell’Ucciardone. Sono attese le testimonianze di: Oscar Camps; Stefano Oliva; Andrea Pellegrino; Maurizio Palmese (consulente della difesa), Massimo Finelli (consulente della difesa), Renato Magazzù (consulente PM), Dario Megna (consulente PM), Vittorio Alessandro (consulente parte civile). Salvini sarà accompagnato dall'avvocato Giulia Bongiorno.

Persone:

Caricamento commenti

Commenta la notizia