"Viviamo il pregiudizio che a Corleone siamo tutti mafiosi, ma non è così. La mia città ha dato i natali a santi, artisti e sindacalisti eccezionali. Sono molto emozionata a trovarmi qui a parlare. Sembra banale, ma parlare è l’unico modo per risolvere i problemi". Quando il baby sindaco Clara Pasqua, 13 anni studentessa dell’istituto comprensivo Giuseppe Vasi di Corleone, ha pronunciato queste parole dal pulpito, dalla sala d’Ercole è partito un lungo applauso, molti si sono alzati in piedi. E’ stato uno dei momenti più toccanti dell’evento voluto dalla presidenza dell’Ars, che stamani ha aperto l’aula, dove si riuniscono i parlamentari, a 150 baby sindaci e amministratori provenienti da ogni parte della Sicilia, per celebrare i trent'anni dall’istituzione del Consiglio comunale dei ragazzi". "Mi sento più emozionato oggi che il 19 novembre scorso, quando sono stato eletto presidente dell’Assemblea», ha detto Gaetano Galvagno rivolgendosi ai tanti studenti e insegnanti che hanno riempito, per un giorno, gli scranni riservati ai deputati. "Per noi l’incontro di oggi è un motivo di orgoglio - ha detto Galvagno -Il nostro progetto è simile a quello che si fa all’Onu: creare una simulazione del 'deputato per un giornò e fare vivere l’esperienza in questo Palazzo ai ragazzi. Riteniamo davvero utile quello che stiamo facendo, avvicinare i giovani alla vita politica e amministrativa e far conoscere loro la Costituzione della Repubblica e lo Statuto della Regione siciliana". L’iniziativa è stata realizzata anche grazie alla collaborazione del coordinatore regionale, il preside Giuseppe Adernò, che ha consegnato al Parlamento un disegno di legge che si propone l’istituzione dei Consigli comunali dei ragazzi in ogni Comune dell’Isola; al momento i Comuni siciliani che hanno i baby amministratori sono 133.