Una maggiore consapevolezza e conoscenza degli spazi dei propri quartieri e nuove idee per riqualificarli: sono stati presentati oggi i primi risultati del progetto d’analisi sul rapporto tra giovani e spazio pubblico dal titolo "Traiettorie urbane". L’iniziativa, lanciata nell’aprile del 2022 dalla Fondazione Eos - Edison orizzonte sociale, e dall’impresa sociale "Con i bambini" per promuovere la crescita sociale e il benessere educativo attraverso un’offerta educativa, culturale e sportiva costruita con e per i giovani di età compresa tra gli 11 e i 17 anni, si è concentrata su sei quartieri della città: Zisa, Noce, Danisinni, Kalsa, Sant’Erasmo e Romagnolo. Il primo passo ha visto i ragazzi delle scuole Antonio Ugo, Nelson Mandela, Manzoni Impastato e Colozza Bonfiglio a uscire dalle mura dei propri istituti scolastici, portando a termine un primo lavoro di mappatura delle aree e facendosi ciceroni per i propri insegnanti, portandoli nei loro luoghi. Paura, felicità e desideri racchiusi in vie e piazze attraversate e vissute quotidianamente dai ragazzi e dalle loro famiglie per far luce su ostacoli fisici, ricchezze e bisogni che dovranno essere compresi per un uso più efficiente degli spazi urbani. «Per me oggi è una giornata di amministrazione - ha commentato Maurizio Carta, assessore alla Rigenerazione urbana -. Quando si parla di progetti di rigenerazione urbana non basta solo la competenza tecnica: la percezione e lo spazio vissuto sono elementi fondamentali per capire come dovrà essere poi lo spazio concepito, quello che da amministrazione dobbiamo progettare e gestire. Dobbiamo mettere in campo risposte a domande inespresse e una iniziativa come questa ci dà scintile e idee di futuro per poter mettere in campo questi progetti». L’idea, dunque, mira a trasformare due assi territoriali in due traiettorie: la prima che metta in connessione i quartieri Zisa-Noce-Danisinni, la seconda i quartieri Kalsa-Sant’Erasmo-Romagnolo, che vedranno il potenziamento e la valorizzazione di ciò che di buono già esiste e contestualmente creare nuove opportunità di sviluppo. «Il progetto vuole contrastare la povertà educativa - sottolinea Davide Leone, coordinatore della mappatura dell’asse uno -. Aver dato l’opportunità ai ragazzi di prendere in mano la situazione e mappare loro stessi i luoghi è stato l’espediente per tratteggiare una città fatta di percorsi e luoghi che erano proprio quelli dei ragazzi. La scommessa è quella di portare i ragazzi ad avere uno sguardo critico sulla città e riuscire ad agire dopo sulla città». Il progetto è stato finanziato dalla Fondazione Eos - Edison: «Meno di un anno fa lo abbiamo lanciato per i ragazzi - ha detto Francesca Magliulo, direttrice della fondazione - invece adesso siamo qui con loro che ci raccontano i primi risultati della loro azione di mappatura e su come vivono e sognano di cambiare la città. Noi adulti abbiamo sempre il vizio di parlare di futuro e giovani senza interpellarli realmente: oggi, invece, siamo difronte ad un esempio concreto». Intervistati: Davide Leone, coordinatore della mappatura asse 1 - Francesca Magliulo, direttrice eos edison orizzonte sociale - Maurizio Carta, assessore alla Rigenerazione urbana - Maria Guagliardito, insegnante di francese dell’Antonio Ugo