«La possibilità di costruire una lista comune va trasformata in realtà». È la sfida che viene lanciata all’incontro elettorale ai Giardini del Massimo a Palermo da Benedetto Della Vedova e Davide Faraone: da tempo girava più di un sussurro circa la possibilità che il Terzo Polo si unisse sotto lo stesso tetto e la competizione europea del 2024 sembra rappresentare il perfetto banco di prova.
«Un passaggio naturale», come lo ha definito Faraone, che dovrà superare la prova del consenso: «Non dobbiamo diventare un circolo culturale - ha sottolineato il senatore di Italia Viva - fino ad oggi, i liberali e i riformisti hanno rappresentato una forza di élite invece devono essere una forza popolare, a partire dal sud. Dobbiamo parlare di lavoro, retribuzione, salari, che sono temi che riguardano tutti».
A proposito di salari, Faraone ha contestato il recente aumento di stipendio degli onorevoli all’Ars: «È vergognoso - dice - uno schiaffo ai cittadini che vedono aumentare il costo delle bollette, del carburante e della spesa». Della Vedova ha poi commentato l’esclusione dell’Italia dalla cena Macron-Scholz-Zelensky: «Meloni avrebbe potuto dire "Ok si sono incontrati, io andrò a Kiev presto’’ - commenta il senatore di +Europa -, invece ha drammatizzato e ha reso palese un isolamento che dipende anche da un’inadeguatezza. Ha raccontato al popolo per anni che voleva uscire dall’euro, sempre contro Francia, Germania e Bce: è chiaro che ci sia prudenza verso una leader sovranista e anti europeo. L’Europa siamo noi - ha concluso - e dobbiamo viverla da protagonisti».
Nel video Benedetto della vedova senatore +Europa e Davide faraone senatore Italia viva
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