Palermo

Venerdì 22 Novembre 2024

I tagli al reddito di cittadinanza, corteo a Palermo: "Assumeteci come i forestali"

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Nuova manifestazione dei beneficiari del reddito di cittadinanza a Palermo. Dopo la stretta del governo Meloni che ha ulteriormente tagliato il sussidio, riducendolo da otto a sette mesi nel 2023, sale la tensione. Una prospettiva amara per i disoccupati tra i 18 e i 59 anni che possono lavorare e non hanno a carico minori, disabili o anziani. Oggi a Palermo, come si vede dal video, sono scesi in piazza circa 200 manifestanti, guidati da Davide Grasso, Toni Guarino e Giuseppe De Lisi. Sono partiti dal Castello della Zisa e hanno attraversato via Lascaris e via Imera, per raggiungere il palazzo della Regione. Soluzioni? Secondo Davide Grasso, dell'associazione Basta volerlo (il secondo intervistato nel video di Marco Gullà, insieme ad altri percettori) "occorre potenziare i centri per l'impiego, facendo in modo che tutte le offerte di lavoro passino da lì, in modo da garantire la massima trasparenza e la regolarità dei contratti; attuare un cambio generazionale dei lavoratori forestali, alcuni dei quali hanno anche 60/65 anni, assumendo i percettori di reddito di cittadinanza di una età più giovane". Intanto, però, la rabbia è tangibile: "I siciliani hanno smesso di abbassare la testa - commenta Toni Guarino -. Se qui non c'è lavoro è colpa dello Stato italiano che non ha mai voluto investire in Sicilia, ma solo al Nord. Noi rifiutiamo di emigrare, vogliamo lavorare nella nostra terra. È un nostro diritto. La Sicilia è dei siciliani, non siamo buoni solo come manodopera per le regioni sviluppate del Nord o per pagare le tasse. O il governo mette in campo un piano di sviluppo in Sicilia o l'Unità nazionale è solo una barzelletta". I percettori del reddito di cittadinanza erano già scesi in piazza lo scorso novembre e promettono di continuare a manifestare finché il governo Meloni non farà un passo indietro. "Già adesso prendo il reddito, ma non arrivo a fine mese. Sono costretto a chiedere la spesa alla Caritas. Chi parla dentro i Palazzi o negli studi televisivi ha la pancia piena, non conosce la realtà", commenta Giuseppe De Lisi, che percepisce il reddito da 11 mesi.

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