L'annuncio dell'abolizione del reddito di cittadinanza dal primo gennaio 2024, lascia scontenta una buona fetta della popolazione. Palermo si prepara a una manifestazione per dire no al provvedimento. L'iniziativa è stata presentata questa mattina.
In pratica, con il nuovo governo Meloni, il sostegno ai poveri sopravviverà al massimo per un anno e già nel corso del 2023 non verranno accettate più le domande. Con un provvedimento collegato alla manovra, il governo dovrebbe definire il nuovo sistema. Dal 2024, al posto di questo sussidio, ci saranno due strumenti: uno per la lotta alla povertà, destinato a coloro che non possono lavorare e l’altro per le politiche attive, per le persone occupabili.
Durante questo anno di “transizione” il governo ha deciso di ridurre il periodo in cui è possibile usufruire del reddito a otto mesi e il beneficio si perderà già al primo rifiuto, anche di un impiego per pochi giorni.
Alla luce di questo attacco ai disoccupati, che sono più di 60 mila solo a Palermo, alcune associazioni stanno promuovendo la manifestazione del 29 novembre che è stata presentata questa mattina da Tony Guarino, Davide Grasso e Giuseppe De Lisi (come organizzatori) e da diverse associazioni di percettori di reddito sul piede di guerra: «Siamo pronti a tutto: il reddito di cittadinanza non si tocca fino a quando tutti non avremo un lavoro dignitoso, con contratti regolari che prevedono orari e salari adeguati! Dopo Palermo, il prossimo obiettivo è Roma».
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