«Non si può più aspettare. Serve che il governo stanzi quanto prima almeno 30 miliardi. Chiederemo una moratoria sul distacco di luce e gas, come era accaduto durante il Covid». Sono le parole di Matteo Salvini a margine di un incontro con commercianti a Palermo contro il caro bolletta. Il leader della Lega ha rilanciato «l'appello a Letta, Conte e Di Maio: unitevi a me per dire a Parlamento e Governo che questi soldi servono adesso, il problema è adesso».
Salvini ha partecipato a un flash mob contro il caro bolletta e ha avuto un confronto con imprenditori ed esercenti al D’Arpa Bakery & Cafe: «Stamattina mi sono svegliato con i messaggi di qualche industriale bresciano ad alcune famiglie che non riescono a rateizzare le bollette, ma se non paghi staccano».
«Se la politica vuole dare un bel segnale - ha detto inoltre - a quelli che si astengono e che dicono che votare è inutile - ha dichiarato il leader della Lega - questo è il momento giusto, si darebbe un segnale di unità nazionale. In settimana si firma un decreto da 30 miliardi, copiamo i francesi. Loro hanno messo un tetto massimo del 4%, noi penso del 10%. I soldi ci sono, si mettono a debito. Preferisco metterne 30 miliardi adesso a debito, che poi metterne 100 per evitare i licenziamenti, cassa integrazione e ammortizzatori sociali. Con 30 adesso salvo il lavoro e poi ne spenderò dopo il triplo per tenere la gente a casa».
Oltre al tema delle bollette Salvini ha affrontato anche la questione rifiuti. «In Sicilia - ha detto - servono 3-4 termovalorizzatori al più presto. Ieri ho attraversato l’isola, Messina, Caltanissetta, Agrigento e Palermo e ho visto cumuli enormi di monnezza. Servono termovalorizzatori e i progetti sono stati già approvati».
Video di Maria Vera Genchi
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