"Fare riemergere un mondo composto da persone che per vicissitudini familiari, sociali ed economiche erano diventate deboli e non avevano più il coraggio di uscire e quindi di rendersi visibili. Questo è stato l’obiettivo che ha ha portato a fare screening a chi non si sottoponeva a visite da dieci anni". Lo ha detto il generale Francesco Paolo Figliuolo, ex Commissario straordinario per la lotta al Covid in Italia, nel corso di un incontro presso il Rettorato, a Palazzo Steri, per parlare de "I valori militari al servizio del paese nel contrasto alla pandemia". L'introduzione è stata curata dal Rettore Massimo Midiri, con le conclusioni del professor Gioacchino Lavanco.
"Sarebbero dovuti arrivare inizialmente quattro vaccini e a fine maggio, invece, ne sono arrivati soltanto due. Abbiamo quindi utilizzato unicamente questi disponibili - ha aggiunto - . Siamo partiti con una macchina a quattro ruote e ci siamo ritrovati con una motocicletta. Abbiamo comunque mantenuto il ritmo di 500mila vaccinazioni al giorno, oltre 700.000 a gennaio 2021".
Figliuolo lo scorso 1° marzo 2021 è stato nominato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi commissario straordinario per l'emergenza Covid, subentrando a Domenico Arcuri, nominato da Giuseppe Conte, predecessore di Mario Draghi e ha mantenuto anche l'incarico nell'Esercito.
Sotto la sua struttura commissariale, per la prima volta, il 28 aprile 2021 si sono raggiunte 508.158 somministrazioni di vaccini anti Covid. Il suo incarico si è concluso il 31 marzo 2022.
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia