Nella Multisala Politeama, gremita di sostenitori, Totò Lentini, capogruppo all’Ars dei Popolari e Autonomisti, ha presentato la sua candidatura a sindaco di Palermo, supportato alle prossime elezioni del 12 giugno da due liste «Alleanza per Palermo» e «Palermo città europea». Presenti il leader autonomista Raffaele Lombardo e il segretario regionale del Mna Roberto Di Mauro.
«Mai vista in tanti anni tanta spazzatura in città, tanti turisti che fotografano i rifiuti e sorridono, per me è una mortificazione personale come se mi offendessero un figlio - ha detto Lentini - Il sistema rifiuti va privatizzato come la gestione della differenziata, io lascerei pubblico soltanto lo spazzamento, bisogna fare il termovalorizzatore, è inutile perdere tempo quando ci sono città come Brescia, Vienna e Copenaghen che ne fanno fonte di ricchezza. Il nostro progetto politico per Palermo non è pura fantasia, ma è vero e realizzabile. Non è un libro dei sogni. Non sono stati capaci di fare un progetto per i cimiteri, è impensabile pensare che non si possa avere un forno crematorio funzionante ed efficiente». «Siamo a 1.300 bare e domani - ha aggiunto - andrò al cimitero dei Rotoli a verificare quello che sta accadendo. Ci hanno ridotto a parlare di buche, marciapiedi, strade dissestate, un sindaco dovrebbe parlare anche di grandi opere strategiche, ma qua si deve ripartire da zero. Non parliamo delle periferie abbandonate dove ancora imperversa la criminalità».
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