Palermo

Venerdì 22 Novembre 2024

Palermo, inaugurato l'anno accademico: tra i progetti un nuovo Policlinico

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“Ricordatevi sempre che l'università non è solo studio e apprendimento”. E' agli studenti e alle studentesse che si accingono ad iniziare il nuovo anno accademico che il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, rivolge le prime parole del suo intervento alla cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico 2021-2022 dell’Università degli Studi di Palermo. “L'università è crescere insieme come individui e come comunità, attraverso il dialogo e il confronto quotidiano tra studenti, docenti e società. - continua - I nostri atenei sono da sempre incredibili incubatori di idee, immaginazione e creatività. Ce lo ricorda la storia di questa università dalle radici antiche e prestigiose”. Tra gli obiettivi indicati dal rettore Massimo Midiri il progetto per la costituzione di un centro di alti studi Internazionali con lo sguardo rivolto all'Europa, un polo di attrazione di studiosi provenienti da tutto il mondo. "Il mio mandato – dice - dovrà essere orientato agli investimenti e allo sviluppo, per far compiere all'Ateneo un ulteriore e corposo passo verso l'eccellenza". Alle infrastrutture sono destinati 14 milioni di euro mentre sono previsti piani straordinari per l'incremento dell'organico dei docenti e del personale. "Uno degli ambiti fondamentali nei quali intendiamo concentrare risorse e impegno - ha aggiunto Midiri - è quello della sostenibilità, in un'ottica di pluralità di approcci, molteplicità di competenze, interdisciplinarità e internazionalizzazione".

Progetto per un nuovo policlinico

Grande attenzione sarà rivolta alla partecipazione ai bandi per lo sviluppo della ricerca. Nascerà un nuovo Policlinico. L'Università sta cercando un accordo con il Comune e punta alle "risorse che potranno essere messe a disposizione dalla Regione siciliana". “Si sta individuando - ha detto Midiri - un'area libera e adeguata alla realizzazione del nuovo Policlinico universitario, con specifica vocazione assistenziale e di ricerca clinica, soprattutto negli ambiti a più alta intensità di cura". Si pensa, insomma, a una struttura di eccellenza. Il nuovo Policlinico dovrà configurarsi, secondo il rettore, "come un edificio a blocco unico di elevata qualità architettonica e tecnologica per accogliere tutte le innovazioni dell'edilizia ospedaliera e per stimolare la riqualificazione dell'area urbana su cui sorgerà". L'attuazione del progetto integrato "Palermo città della salute" procederà con la contestuale trasformazione dell'attuale sede del Policlinico in un Campus medico a prevalente vocazione educativa. In parte sarà utilizzato anche per l'accoglienza dei parenti dei pazienti. "Saranno migliorati - ha aggiunto il rettore - dal punto di vista edilizio e tecnologico gli edifici e gli spazi aperti dell'attuale sede di via del Vespro per sviluppare, attraverso l'introduzione di funzioni di servizio, di ristori e di convivialità, la vivibilità degli studenti, dei docenti, del personale sanitario e tecnico e dei diversi utenti che gravitano nell'ecosistema sanitario".

Gli altri progetti

Sarà poi curata con nuovi servizi e una maggiore attrattività la tendenza, stimolata dalla pandemia, a una frenata della "migrazione intellettuale" che ha provocato un incremento delle iscrizioni e dell'offerta formativa: 160 corsi dei quali 15 di nuova attivazione e tre in lingua inglese. Dei progetti di sviluppo beneficeranno anche i poli decentrati di Agrigento, Trapani e Caltanissetta. Si pensa anche ad interventi di riqualificazione dell'area di via Archirafi, dell'Orto Botanico, del collegio San Rocco. Saranno seguite politiche per l'integrazione tra l'Università e il territorio e per la collaborazione tra l'Ateneo e le imprese e il sistema produttivo. C'è infine l'obiettivo di superare le insicurezze innescate dalla pandemia che "hanno investito anche il valore della conoscenza, alimentando un atteggiamento anti-scientifico che ha generato paure, preconcetti, strumentalizzazioni ideologiche, fino al punto di rivendicare la legittimazione dell'ignoranza". L'Università di Palermo si impegnerà a difendere e promuovere le ragioni della scienza e della ricerca.

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