Palermo

Venerdì 22 Novembre 2024

Il pericoloso tour in moto tra le buche di Davide Faraone a Palermo

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Sceglie la malinconica e struggente “I’m your man”, uno dei brani più celebri di Leonard Cohen e fa come Nanni Moretti in “Caro Diario”, percorre un pezzo di Palermo in moto, non nella Roma d’estate, in una città deserta, ma nella Palermo d’inverno, un inverno che ha vinto sulla primavera, con il traffico e le strade piene di voragini, dalla periferia al centro. Davide Faraone lo racconta in un video che pubblica su Facebook. Parte dai luoghi in cui si è impegnato sin da piccolo, lo Zen innanzitutto, per poi raggiungere Mondello, il Teatro Massimo, la Cattedrale. In lungo e in largo, in poco più di due ore, racconta una città abbandonata. Scrive: “Mi sono svegliato presto e in moto ho visto sorgere il sole a Mondello, sono partito da San Lorenzo, dove vivo, e poi lo Zen, dove ho vissuto tanti anni della mia vita, per arrivare in centro, al Teatro Massimo, alla Cattedrale, che sono i gioielli di Palermo. Ho visto la bellezza che tutti il mondo ci invidia e le contraddizioni di una città abbandonata. Ho contato in un’ora circa 100 buche pericolose, ma ce ne sono migliaia. Ci sono strade del centro e della periferia che sono diventate trazzere, pericolose, mortali per chi va in moto o in bici. Abbiamo denunciato l’inadempienza del Comune, abbiamo detto che occorrono procedure veloci per riparare le strade. Attendiamo che ci rispondano”. Due minuti e mezzo che certificano una città sfregiata, e la voglia di ribellarsi. Così lancia una campagna, invitando i cittadini a segnalare le buche con foto e video su Whatsapp. “In attesa che il l’amministrazione comunale batta un colpo - scrive - vi invitiamo a spedirci foto e video delle buche su WhatsApp al numero: 335 541 6614. Raccoglieremo le vostre denunce, faremo un dossier di tutto ciò che rende la nostra città brutta e pericolosa e faremo proposte affinché torni ad esser bella e sicura. Ma per far questo ci vuole un sindaco che stia per strada, ogni santo giorno. A piedi, in bici, in moto, non importa. Ciò che è importante è che sia vicino ai palermitani. #VivaPalermo”.

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